“Il caso di Treviso fa capire, per l’ennesima volta, l’importanza dell’obbligo per proteggere anche quei bambini più sfortunati che non possono essere vaccinati a causa delle proprie condizioni di salute e non per fissazioni o credenze astruse di genitori irresponsabili, egoisti e ignoranti. Anche loro hanno diritto a vivere la propria vita interamente, studiando e frequentando gli amici”. Lo afferma la consigliera regionale del Partito Democratico Alessandra Moretti, che commenta così “la storia dell’alunno trevigiano di otto anni, che dopo aver sconfitto la leucemia ed essersi sottoposto a sedute di chemioterapia e a un trapianto di midollo, domani non potrà rientrare a scuola poiché cinque compagni di classe non sono vaccinati”.
“Spostare in altre sezioni chi non è vaccinato per scelta della famiglia non è però la soluzione – aggiunge l’esponente dei Democratici – a scuola dovrebbero entrare solo i bambini immunizzati“.
“Il diritto alla salute è prioritario – continua la consigliera Dem – senza di quello non è possibile esercitare completamente tutti gli altri. Mi auguro che continuino a tappeto i controlli nelle scuole da parte delle Forze dell’Ordine per verificare la correttezza delle autocertificazioni, per tutelare i bambini più deboli messi in pericolo da una scellerata decisione del Governo“.
“Prima della sciagurata e fallimentare Legge veneta che Zaia ripropone come modello – aggiunge il consigliere regionale del Partito Democratico Graziano Azzalin – non sapendo o facendo finta di non conoscere i dati forniti dai suoi uffici, in Polesine si raggiungeva un tasso di copertura del 100%”.
“Oggi mettiamo a rischio la salute pubblica e i diritti dei bambini – concludono Alessandra Moretti e Graziano Azzalin – in primis di quelli più fragili, per ?lisciare il pelo’ ai No Vax, mentre nelle scuole italiane ci sono 10mila studenti immunodepressi“.
Alessandra Moretti e Graziano Azzalin, Consiglieri regionali del Veneto del Partito Democratico
Sul caso del bambino trevigiano guarito dalla leucemia, ma impossibilitato a frequentare la scuola a causa della presenza in classe di altri studenti non vaccinati, interviene l’assessore all’Istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan.
“Esiste per questo bimbo il diritto di andare a scuola e a frequentarla come tutti i suoi coetanei, non solo quello di alcuni genitori di non vaccinare i propri figli” afferma. “Si sta impedendo a questo ragazzo, forte e determinato al punto di sconfiggere una malattia bruttissima come la leucemia, di tornare nella sua scuola, in funzione di una libertà che condanna gli immunodepressi ad una vera e propria prigione“.
“Spero in un ripensamento della norma a livello nazionale – conclude l’assessore alla scuola del Veneto – che tenga conto anche di questi casi, perchè la libertà del singolo non può precludere quella degli altri. Spero inoltre nel breve termine venga individuata una soluzione che consenta a questo giovane guerriero la possibilità di tornare sui banchi di scuola assieme ai suoi compagni”.
Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione della Regione Veneto
“Ho appreso con profondo rammarico, da organi di stampa, che un bambino trevigiano di otto anni, dopo aver sconfitto la leucemia ed essersi sottoposto a un trapianto di midollo e a una durissima chemioterapia, mercoledì non potrà tornare a scuola come gli altri coetanei in quanto nella sua classe ci sono cinque bambini non vaccinati. Ritengo che ciò sia inaccettabile, nel 2018, e profondamente ingiusto“.
Lo afferma il consigliere regionale Alberto Villanova (Zaia Presidente), che commenta così “la notizia, riportata dalla stampa, del bambino trevigiano, guarito dalla leucemia, che rischia di non poter iniziare regolarmente il nuovo anno scolastico per colpe non sue“.
“Credo che sia fondamentale battersi per il diritto allo studio e alla salute del bambino – sottolinea il consigliere regionale – per restituire a questo nostro ?piccolo eroe’ la possibilità di tornare a scuola. Il problema deve essere superato, magari spostando i bambini non vaccinati in altre classi“.
“Deve prevalere il buon senso – ribadisce il Presidente della Sesta Commissione -. Si deve permettere quanto prima a questo bambino di tornare alla vita normale, al termine di una lunga e tormentata odissea affrontata con coraggio e determinazione assieme alla sua famiglia“.
“Quello alla salute e allo studio – chiosa Alberto Villanova – sono diritti fondamentali, da difendere assolutamente, senza esitazioni o distingui di sorta“.
Alberto Villanova, Consigliere regionale del Veneto per la lista Zaia Presidente e Presidente della Sesta Commissione consiliare permanente