Camani (Pd): “L’abuso dei tirocini extracurriculari piace alla maggioranza: in Consiglio bocciata la nostra mozione”

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Consiglio regionale del Veneto
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“C’è un problema serio che riguarda le modalità con cui i giovani fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro, e l’utilizzo non corretto dello strumento dei tirocini extracurriculari e dello stage rischia di aggravare ulteriormente le incertezze. Ma, evidentemente, per la maggioranza e per l’assessore Donazzan, questo non è un problema. Mi ha sorpreso la bocciatura della nostra mozione dove chiedevamo alla Giunta Zaia di fare una cosa molto semplice: proporre in sede di Conferenza Stato-Regioni una revisione delle linee guida, a partire dall’indennità minima fissata oggi in Veneto a 450 euro”. A dirlo è la Vicecapogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani, commentando il voto odierno alla Mozione di cui era prima firmataria, sottoscritta da tutto il gruppo dem e da ‘il Veneto che Vogliamo’.

“Per contrastare gli abusi nel ricorso al tirocinio extracurriculari – prosegue Camani – con l’ultima legge di bilancio, si è previsto che Governo e Regioni, insieme, emanino nuove linee guida. Con la mozione chiedevo alla Giunta di fare esattamente questo: il Veneto si faccia promotore della revisione, individuando i criteri e le modalità migliori per consentire ai giovani le tutele necessarie e, al contempo, per rafforzare la funzione strategica dell’apprendistato. È singolare che si chieda l’autonomia e quando lo Stato ti dà la possibilità di incidere nelle scelte si preferisca non fare nulla. I tirocini extracurriculari sono strumenti di orientamento e formazione che devono essere utilizzati in casi particolari: non possono sostituire l’apprendistato, il vero strumento per agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, solo perché costano meno”.

“La mozione – conclude Camani – era un ‘invito’ alla Regione a utilizzare lo spazio politico dato dal legislatore nazionale e provare ad essere all’avanguardia su questo tema. Ma per la maggioranza e l’assessore Donazzan è meglio non occuparsene”.