Contagio TBC a Sandrigo, un lettore smentisce l’allarmismo di Ciambetti e del GdV: la (falsa) notizia è del 25 luglio…

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Particolarmente interessato al problema sollevato dalle comunicazioni di Roberto Ciambetti, sandricense come me, nonché presidente del Consiglio Regionale Veneto, ho cercato di ottenere dei chiarimenti. Mi sono letto gli articoli pubblicati nel GdV, particolarmente allarmanti, almeno quelli del 11 e 12 settembre, dove si comunicava che un ragazzo ospite della struttura dell’ex albergo Virginia di Sandrigo era fuggito da tale struttura e che era ammalato di Tubercolosi. Mercoledì 12/9 ho parlato con un’amica che conosce abbastanza bene le due strutture di Sandrigo che ospitano migranti.


Lei mercoledì mi ha detto: fatto accaduto tempo fa, il ragazzo non è mai andato fuori dalla struttura finché era contagioso, ma era stato ricoverato all’ospedale, curato e dimesso guarito, non contagioso. Poi ha deciso di andarsene.
Giovedi 13/9 altro art. sul GdV che praticamente conferma quanto questa amica mi aveva comunicato il giorno prima. Il ragazzo ricoverato e curato dalla dott.ssa Costa dell’ULSS era stato dimesso e ritornato nella struttura di Sandrigo (che ospita dai 30 ai 40 migranti), senza nessun problema di essere contagioso. Ma il 25 luglio (?) ha deciso di andarsene dalla struttura e a tutt’oggi (almeno fino alla pubblicazione dell’art.) non è reperibile. Di questo fatto, comunica la dott.ssa Costa, l’ULSS aveva subito provveduto ad informare la Prefettura. 
Queste le notizie trasmesse dalla stampa locale.
Questo per lo meno lascia spazio per fare qualche considerazione ed esprimere qualche dubbio.
Il fatto è avvenuto in luglio ed il ragazzo non è più reperibile dal 25 luglio e la notizia appare solo l’11 di settembre, 47 giorni dopo. 
Non dovrebbe essere una notizia. 
Dubbio: perché è stata pubblicata questa fake news dopo 47 giorni? Mettendo tanto in allarme i cittadini locali ed in particolar modo il Sindaco di Sandrigo! Tanto che vicino alla struttura mercoledì è comparso un cartello minaccioso contro i migranti, poi rimosso, su segnalazione di una residente. 
Il Giornale di Vicenza prima di pubblicare la notizia, verificatasi falsa, non avrebbe potuto (dovuto) informarsi meglio prima di pubblicare il primo articolo? 
Addirittura ieri sulla sua pagina facebook il ministro dell’interno, vice premier e segretario nazionale della lega, riprendendo la notizia del migrante sparito in provincia di Vicenza con la Tbc, scrive: “la Tbc è tornata a diffondersi, gli italiani pagano i costi sociali e sanitari di anni di disastri e di invasione senza regole e controlli”.
Altro dubbio amletico: è possibile che in 47 giorni la prefettura non avesse mai messo al corrente le autorità locali di questo fatto, nella realtà di come si è svolto? 
Mah, questo forse è possibile.
Francesco Lovo