Autonomia e Olimpiadi, il capogruppo Pd Stefano Fracasso all’attacco del governo

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“Finalmente è finita la commedia delle parti. Niente legge delega, niente 9/10, niente ‘taglio sartoriale per il veneto come ama ripetere Zaia“. Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Stefano Fracasso commenta le parole del ministro Erika Stefani oggi in audizione alle Commissioni riunite Affari costituzionali di Camera e Senato. “Il ministro ha detto che ci saranno un metodo uguale per tutti e costi standard – aggiunge Fracasso -. 


Né più né meno quello che abbiamo sostenuto dal 22 ottobre in poi. Ma ora la domanda è: autonomia o reddito di cittadinanza? Responsabilità o assistenzialismo? Tutte le nostre denunce delle contraddizioni tra Lega e Cinque stelle sono state confermate e altre ne vedremo. Proprio oggi il presidente Bonaccini ha discusso nel Consiglio regionale emiliano la nuova risoluzione sull’autonomia. Noi invece il presidente Zaia non lo vediamo in aula da quasi un anno. Lo vedremo lunedì ma sulla Marmolada. Sarebbe però ben più urgente che il governatore informasse il Consiglio dei contenuti sui quali sta trattando con il governo, un obbligo, tra l’altro, previsto dalla legge”. 

Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale interviene anche sulla sua pagina Facebook commentando l’esito negativo della candidatura di Cortina, Milano e Torino per le Olimpiadi 2026: “Già la scelta del CONI di proporre una candidatura che non scontentasse nessuno, mettendo insieme Cortina, Milano e Piemonte, appariva debole. Ma ora pure il Governo si dimostra incapace di fare sintesi. L’unico risultato è la perdita dell’occasione di fare delle Olimpiadi a basso impatto ambientale, che valorizzassero le strutture esistenti e che promuovessero le Dolomiti come patrimonio dell’umanità. Questo Governo continua a tradire il nord ma si presta ad approvare il peggiore assistenzialismo con il reddito di cittadinanza”.