Entrati ormai nella fase finale della regular season e ad una manciata di partite dall’inizio dei Play-in, le classifiche iniziano già a delinearsi, in particolar modo nella Weastern Conference, vedendo le squadre in vetta consolidare la propria posizione, a discapito di quelle che faticano e provano ripetutamente ad assicurarsi un posto nelle prime sei.
In questo clima molto ostile, una delle franchigie che, con grande sorpresa, ha deluso le aspettative di tutti, e non di poco, è sicuramente quella dei Los Angeles Lakers che, con le appena 29 vittorie a discapito delle 37 sconfitte, occupa attualmente la nona posizione in classifica, risultando automaticamente fuori dai Play-off e rischiando anzi di non riuscire ad accedere nemmeno ai Play-in.
Con la sessione di mercato estiva, prima dell’inizio della stagione corrente, molti davano i Lakers per favoriti e ciò grazie all’acquisizione, apparentemente vincente, di diversi giocatori, tra cui Carmelo Anthony, Dwight Howard e l’ex KiaMVP Russell Westbrook, su cui la squadra ha molto puntato, preferendolo a Buddy Heild. Sulla carta questo team avrebbe dovuto dominare la classifica e portare la franchigia verso uno scontro alle finals contro i rivali di Brooklyn, ma così non è stato.
Il quintetto titolare, così come anche le riserve, faticava e fatica tutt’ora, infatti, nel trovare una sintonia e coordinazione di squadra, senza la quale risulta molto difficile il raggiungimento di una serie di vittorie costanti. Un altro grande problema, riscontrato nel corso della stagione, è anche la condizione dei singoli giocatori che, ad eccezione di Lebron James, stanno attraversando alcuni tra i loro momenti più bui, come ad esempio Dwight Howard che, pesantemente affaticato dall’età, sta registrando una delle sue peggiori stagioni con appena 5 punti, 5 rimbalzi e nemmeno un assist di media; oppure Anthony Davis, molto limitato dai numerosi e sempre più prolungati infortuni, causati dalla fragilità del suo corpo.
Anche lo stesso Westbrook ha visto le sue statistiche calare a picco, passando dalla precedente stagione con 22 punti, quasi 12 rimbalzi e 11 assist di media, a quella attuale con 18 punti, 8 rimbalzi e 7 assist. Tutto questo è stato particolarmente inaspettato date le prestazioni di livello delle stagioni passate e la vittoria del premio come miglior assistsman della lega solo un anno fa.
D’altro canto, però, se i Los Angeles Lakers non si trovano ad occupare una delle posizioni di fondo della classifica, è solo merito di Lebron James che, nonostante i 37 anni di età, sta trainando la squadra quasi esclusivamente con le proprie forze, rientrando anche nella classifica dei migliori marcatori, posizionandosi terzo.
Uno degli eventi più eclatanti, in merito all’andamento della squadra, degli ultimi giorni, è stata l’intervista che ha avuto come protagonista Russell Westbrook, durante la quale è stato chiesto a quest’ultimo cosa ne pensasse delle condizioni generali in cui vertono la squadra e sé stesso; e dopo aver letto le statistiche non proprio favorevoli dei vari giocatori, il playmaker gialloviola ha reagito abbassandosi il cappello per coprire gli occhi pieni di lacrime e frustrazione, rispondendo con una promessa di miglioramento.
A tutto questo si aggiungono anche una serie negativa ininterrotta di sconfitte che i Lakers hanno registrato contro i Clippers, nonostante questi ultimi siano attualmente sprovvisti delle loro due stelle, arrivando a totalizzare ben 3 derby persi su 3 contro i loro concittadini di Los Angeles; ed una prestazione che resterà impressa negli annali come il nuovo record peggiore della storia della franchigia registrato contro i Phoenix Suns. Nel loro ultimo scontro, infatti, gli angelini hanno incassato ben 48 punti soltanto nel primo periodo, stabilendo il massimo di punti da loro mai concesso in un singolo quarto da quando fu introdotta la regola dei 24 secondi nel lontano 1954-55.
Dall’insieme di questi risultati ne viene fuori come i Los Angeles Lakers stiano vivendo un periodo particolarmente buio di quella che è la storia di una delle franchigie più vincenti della storia, boccheggiando a stento a due posizioni dalla non qualificazione e con le squadre che la seguono a stretto distacco.
Nonostante tutto però, ricordiamo come i gialloviola abbiano vinto il titolo appena due stagioni fa e che nulla va dato per scontato; in una squadra ormai stanca di perdere, con Anthony Davis ormai prossimo al rientro e Westbrook e Lebron più agguerriti che mai, la rimonta è un’ipotesi sì improbabile, ma di sicuro non del tutto impossibile.
Questo articolo è il frutto della collaborazione tra il giornale Vipiù.it e il Liceo Scientifico, Scienze Applicate, Linguistico e Coreutico “Da Vinci” di Bisceglie (BT) per i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) sotto la guida del prof. Michele Lucivero. Qui troverai tutti gli articoli delle alunne e degli alunni del Liceo Scientifico, Scienze Applicate, Linguistico e Coreutico “Da Vinci” di Bisceglie (BT).