Nel 2021 le attività illegali realizzate tramite criptovalute hanno generato guadagni per i cybercriminali pari a 14 miliardi di dollari, raddoppiando di fatto il fatturato illecito dell’anno precedente, pari a 7,8 miliardi di dollari.
Dato l’interesse sempre crescente per gli investitori di muoversi all’interno dei confini della “finanza virtuale”, in questo articolo vengono presentati una serie di consigli da seguire per proteggere i propri account e portafogli online.
La società di analisi Chainalysis, specializzata nell’analisi delle transazioni su blockchain, ha emesso un documento intitolato “Crypto Crime Report” con i risultati delle ricerche effettuate nel 2021 per scoprire e quantificare le transazioni in criptovalute riconducibili ad attività illecite.
I reati consumati nel mondo virtuale sono diversi: truffe, furti, attacchi tramite ransomware (blocco dei dispositivi rendendoli inutilizzabili fino al pagamento di un riscatto) e vendite sul darknet (luogo del commercio virtuale di droga, armi, codici e credenziali rubati).
La cifra accumulata in moneta virtuale da furti e truffe rappresenta una percentuale minima (0,15%) di tutto il flusso di criptovalute che ha caratterizzato le azioni finanziarie dello scorso anno, ma è raddoppiata in termini assoluti (14 miliardi di dollari nel 2021 e 7,8 miliardi di dollari nel 2020) ed è questo dato che va sottolineato per richiamare l’attenzione degli investitori alla protezione del proprio portafoglio online.
Come proteggere i propri dati sulle piattaforme di exchange
Le azioni fraudolente da cui proteggersi sono essenzialmente di tre tipi: intrusione nell’account, blocco dei fondi e trasferimento degli stessi. Ecco i consigli per proteggere i propri dati personali sulle piattaforme di exchange.
- Scegliere una exchange affidabile. La prima precauzione da adottare è scegliere una piattaforma affidabile per aprire il wallet. Per esempio, una exchange che adotta diverse misure di sicurezza per garantire la massima protezione delle monete virtuali è Coinbase: la piattaforma chiede una verifica dell’identità tramite i documenti personali (carta di identità, patente o passaporto). La verifica è obbligatoria per legge al fine di prevenire frodi, e in questo modo si può essere sicuri che nessuno a parte noi potrà modificare le nostre informazioni di pagamento.
Inoltre, la piattaforma archivia online il 98% dei fondi dei clienti con crittografia AES-256, richiede l’inserimento di un codice che gli utenti ricevono tramite SMS o telefonata (oltre a nome utente e password) e limita il numero di diverse azioni sul sito (tentativi di accesso, ecc.).
- Diversificare le password. Se si creano diversi wallet, in modo da esporre al rischio di hackeraggio il minimo dei fondi possibili ogni volta, si devono scegliere password tutte diverse anche nella struttura. Questo farà diminuire la probabilità di truffe e frodi.
- Scegliere i sistemi operativi più adatti. Quelli che si sono dimostrati più affidabili relativamente a queste operazioni sono Linux per i pc e iOs per gli smartphone.
- Valutare di usare un dispositivo specifico. Per preservare ancora di più la sicurezza dei propri dati personali si potrebbe valutare l’uso di un dispositivo dedicato solo ed esclusivamente al proprio portafoglio virtuale: un pc o anche uno smartphone.