Finalmente, a distanza di ben sei anni dalla data della sua ultima partita giocata in NBA e a due anni dalla sua nomina ad Hall of Famer, l’ex ala grande dei Minnesota Timberwolves, Kevin Garnett, ha visto onorare la sua carriera nella lega con il ritiro ufficiale della storica maglia numero 5 con cui è diventato campione nei Boston Celtics.
Come nel calcio, il ritiro di un numero di maglia da parte di una società è il modo grazie al quale si rende omaggio ad un determinato giocatore, per ricordare il suo operato in quella squadra, e ciò può avvenire solo a distanza di minimo quattro anni dalla data del ritiro del giocatore, e a patto che egli sia diventato nel tempo un membro della Hall of Fame, ovvero l’elenco di tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato il segno nella storia della lega.
Kevin Garnett, infatti, soltanto due anni fa, vedeva nominarsi come il settantesimo miglior giocatore di sempre della NBA, trovando posto anche in una ristretta cerchia tra le più forti e vincenti ale grandi di sempre.
La sua storia nella lega inizia nel 1995, anno in cui venne draftato come quinta scelta da quella che sarebbe diventata una delle tre squadre in cui ha passato la totalità della sua carriera, ovvero i Minnesota Timberwolves. In questa franchigia gioca per ben dodici stagioni di fila, fino al 2007, totalizzando oltre 19.000 punti in poco meno di novecentocinquanta partite.
Nei Timberwolves, Garnett ha avuto il suo periodo di massimo splendore, il cosiddetto prime, durante il quale ha infranto ogni record precedentemente stabilito a Minnesota, realizzando il maggior numero di punti mai messo a segno da un singolo giocatore, pari a 47 punti, e solo recentemente superato dall’attuale centro Karl-Anthony Towns con i suoi 60. Tra gli altri, ricordiamo, sempre per quanto riguarda la franchigia, i record del maggior numero di punti (19 041), rimbalzi (10 542), assist (4 146), stoppate (1576), palle rubate (1282) e partite giocate (927).
Oltre a tutto questo, nel mentre della sua permanenza ai Minnesota Timberwolves, Kevin Garnett ha vinto l’MVP dell’All-Star game nel 2003 e il titolo di Kia-MVP della lega nel successivo 2004.
Arrivato nel 2007 senza però essere ancora riuscito a vincere alcun anello con la squadra in cui ha esordito, Garnett decise di cambiare aria, approdando nel Massachusetts e più precisamente nella città di Boston, dove iniziò a giocare per i Celtics.
Il suo trascorso in questa squadra, nonostante non fosse più al massimo delle capacità, è comunque degno di merito, tenendo conto che, nei cinque anni, durante i quali ha indossato la maglia n 5 dei Boston Celtics, è riuscito ad aggiudicarsi il titolo di defensive player of the year nel 2008 e contribuendo molto al successo della squadra.
Iconico è il trio che formò insieme ad altri due grandi della storia del basket americano, quali Ray Allen e Paul Pierce, che venne denominato Big Three e divenne una delle formazioni titolari migliori della storia di Boston grazie anche a Rajon Rondo e Kendrick Perkins. Questa squadra, anche se con non poche difficoltà, ostacolata dai Lakers di Kobe Bryant, riuscì, nel 2008, a vincere il campionato, regalando a Boston quello che divenne il suo diciassettesimo titolo.
La carriera di Kevin Garnett, come cestita, ebbe una battuta d’arresto a partire dal 2012, anno in cui lasciò Boston per unirsi ai Brooklyn Nets e dopo il quale il suo percorso in NBA proseguì nell’anonimato fino alle sue ultime due stagioni giocate nuovamente con i Timberwolves ed al suo ritiro nel 2016.
Il suo operato è sicuramente uno dei migliori che l’NBA abbia mai visto, a conferma del fatto che è stato anche inserito nei top player in occasione del settantacinquesimo anniversario della lega e, a questo punto, rimane solo una ferita aperta per l’ex ala grande, che infatti non ha ancora visto il ritiro della sua maglia n. 21 con la quale ha conquistato il pubblico di Minnesota per anni, ma che spera arrivi quanto prima.
Questo articolo è il frutto della collaborazione tra il giornale Vipiù.it e il Liceo Scientifico, Scienze Applicate, Linguistico e Coreutico “Da Vinci” di Bisceglie (BT) per i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) sotto la guida del prof. Michele Lucivero. Qui troverai tutti gli articoli delle alunne e degli alunni del Liceo Scientifico, Scienze Applicate, Linguistico e Coreutico “Da Vinci” di Bisceglie (BT).