Sulla videoconferenza di stamattina al parlamento italiano del presidente dell’Ucraina Zelensky (“Zelensky, videoconferenza al parlamento italiano: rinnovata richiesta aiuti all’Ucraina e sanzioni contro la Russia, presenti, assenti“) abbiamo chiesto un commento ai 5 parlamentari vicentini (per motivi istituzionali, è ministro del governo Draghi, non potevamo farlo con Erika Stefani, ndr) e cioè Pierantonio Zanettin, Silvia Covolo, Erik Pretto, Daniela Sbrollini, Cristina Caretta e Germano Racchella.
Dopo aver riferito di Erik Pretto, che ci ha subito contattato per comunicarci la sua assenza “obbligata” in parlamento per motivi strettamente personali e non politici, e dopo l’intervento di Silvia Covolo (Lega) (“…giusto ascoltare suo grido di dolore, 117 bambini uccisi, serve mediazione“) ecco quello del deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin.
On Zanettin come è andata oggi a Montecitorio?
Abbiamo ascoltato l’’accorato appello del presidente Zelensky.
Mi è sembrato assai provato.
Ha ringraziato il nostro paese per l’aiuto umanitario prestato ai profughi.
Nell’aula si è colta una empatia collettiva per il dramma che lui ed il suo popolo stanno vivendo
Cosa l’ha colpita di più?
Zelensky non ha rinnovato la richiesta di una No Fly zone.
Probabilmente ha capito che nessuno in occidente è disposto a concedergliela, e quindi era inutile insistere.
Non ha chiesto neppure l’invio di armi offensive.
E’ vero che dai banchi del Movimento 5 Stelle gli applausi non sono stati particolarmente calorosi?
Anche a me qualche giornalista ha detto che molti 5 Stelle apparivano freddi, ma sinceramente io non me ne sono accorto.