Premiate A.V.E.C. e A.V.M.A.D. di Vicenza dal bando “Fondazione Roche per i pazienti” per progetti per qualità vita pazienti con emofilia e Alzheimer

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Fondazione Roche, slide dei premiati
Fondazione Roche, slide dei premiati

Premiate onlus A.V.E.C. e A.V.M.A.D. di Vicenza, che da sempre è impegnata nel sostenere e affiancare le associazioni di pazienti nel delicato compito di supportare pazienti e caregiver che affrontano un percorso di cura, con la 4ª edizione del Bando ‘Fondazione Roche per i pazienti – Accanto a chi si prende cura’ prosegue nel suo intento e premia due associazioni pazienti vicentine: AVEC Onlus – Associazione Veneta per l’Emofilia e le Coagulopatie e A.V.M.A.D. Onlus – Associazione Veneto Malattia di Alzheimer e Demenze degenerative, rispettivamente per due progetti dedicati alle persone con emofilia e malattia di Alzheimer.

AVEC Onlus, che da oltre 40 anni promuove le conoscenze e l’assistenza medica ai pazienti emofilici e coagulopatici, con il progetto ‘Mens Sana in Corpore Sano: tutti i lati del benessere’, con cui propone di esplorare, attraverso un ciclo di incontri guidati da personale esperto, tre ambiti che concorrono al benessere psico-fisico di una persona con emofilia: l’attività fisica, l’alimentazione e l’armonia interiore, tutti negativamente influenzati dalle conseguenze della pandemia.

Matteo Arzenton, Coordinatore progetto AVEC Vicenza
Matteo Arzenton, Coordinatore progetto AVEC Vicenza

Matteo Arzenton, coordinatore del progetto e presidente dell’Associazione Veneta per l’Emofilia e le Coagulopatie, commenta: “Con questa proposta vogliamo aiutare le persone con emofilia a riappropriarsi di alcuni ambiti che compongono la sfera del loro benessere psico-fisico. Grazie all’aiuto di alcuni esperti, ci piacerebbe disegnare nuovamente la traccia di un sentiero che molti di noi hanno smarrito durante la pandemia. Lo stare insieme, il praticare un’attività fisica commisurata alle proprie capacità e necessità, l’avere alcune dritte circa un corretto modo di alimentarsi, la possibilità di ritrovare una pace interiore esplorando alcune tecniche specifiche di respirazione e meditazione…ci sembrano tutte un ottimo modo per farlo.”

‘Per una nuova domiciliarità: dal curare al prendersi cura, verso un welfare di Comunità’ è invece il progetto con cui ha vinto l’associazione A.V.M.A.D. Onlus, nata dalla volontà di familiari di pazienti con demenza con l’intento di aiutare le famiglie che affrontano questa patologia, creando un forte dibattito con il sistema istituzionale. La proposta, di cui l’Associazione è capofila per le Associazioni Alzheimer del territorio Vicentino, è quella di costruire una rete di vicinanza solidale composta da volontari per dare sollievo alle famiglie per alcuni periodi della settimana e dell’anno e la realizzazione di  interventi tecnici a domicilio (socio sanitari e psicoeducazionali)  per mantenere le autonomie residue della persona con decadimento cognitivo.

Ivano Varo, coordinatore progetto AVMAD Vicenza
Ivano Varo, coordinatore progetto AVMAD Vicenza

Ivano Varo, presidente di A.V.M.A.D. Onlus, commenta: “Un anno fa, insieme alle altre tre Associazioni del Vicentino coinvolte, abbiamo dato vita alla ‘Rete del Sollievo’ con la volontà di uniformare la progettazione dei servizi in tutta la provincia di Vicenza. L’opportunità offerta dalla Fondazione Roche ci è sembrata una grande occasione per presentare questo progetto di nuova domiciliarità. Dopo l’isolamento vissuto dalle famiglie con il covid-19 ci sembrava interessante sviluppare un progetto che andasse a lavorare sul piano dell’assistenza alle famiglie con interventi a tempo, per dare modo ai caregiver di avere delle ore di ‘respiro’ nella loro quotidianità. Il bando della Fondazione ci ha permesso di sviluppare tale progettualità e con grande sorpresa ne abbiamo ricevuto il sostegno. Di questo non possiamo che essere grati poiché permette l’avvio di un servizio che potrebbe diventare un modello, aprendo la strada a nuove esperienze utili alle famiglie coinvolte dal problema”.

Il presente bando ha premiato in tutto 22 progetti provenienti da tutta Italia, candiati per le aree onco-ematologia, neuroscienze-oftalmologia e malattie rare. I progetti, a cui è stato destinato un finanziamento complessivo di euro 500 mila, sono stati selezionati e valutati da VITA Impresa Sociale, in qualità di partner esterno e indipendente di Fondazione Roche, sulla base di vari criteri: chiarezza nella descrizione, impatto dei benefici attesi per famiglie, pazienti e comunità, collaborazione e networking con altre Associazioni Pazienti, Fondazioni e/o Istituzioni nazionali e locali, sostenibilità e collaborazione con il Sistema Salute, e istituzioni pubbliche, innovatività e attenzione verso il tema del digitale, adeguatezza delle risorse dedicate, trasferibilità e replicabilità del servizio proposto.

 

Fondazione Roche

La Fondazione Roche persegue lo scopo di favorire la ricerca scientifica indipendente, l’assistenza sanitaria, l’attività delle associazioni che sostengono i pazienti ed il dibattito pubblico su tematiche istituzionali ed organizzative concernenti il sistema sanitario nazionale ed europeo. Tema ispiratore dell’azione della Fondazione Roche è l’attenzione alla persona-paziente e ai suoi bisogni di salute, con il triplice obiettivo di contribuire alla ricerca indipendente, seria e scientificamente solida; intraprendere un dialogo continuo con le istituzioni per trovare strade capaci di abbattere le limitazioni dei diritti del cittadino; sostenere in maniera responsabile le associazioni pazienti e le realtà no-profit del territorio.

 

VITA Impresa Sociale

VITA è la piattaforma del Terzo Settore e dell’innovazione sociale. Un sistema editoriale di produzione di contenuti su carta e digitale che edita il mensile Vita magazine (25mila copie distribuite al mese) e il sito vita.it (1,265 utenti unici al mese) e di servizi indipendente specializzato nei temi della sostenibilità, del welfare, dell’attivismo civico e del mondo del Terzo settore. Il sistema è focalizzato nell’informazione sulla sostenibilità d’impresa, nella valorizzazione delle buone pratiche della pubblica amministrazione e nella promozione delle istanze e delle buone pratiche delle organizzazioni sociali, richiamando l’attenzione sui grandi cantieri di futuro e sulle interconnessioni positive tra profit, non profit e pubbliche amministrazioni.