Ipab di Vicenza e del Veneto, Giovanni Rolando (Commissione servizi alla Popolazione): “Veneto ancora fuori legge per la mancata legge regionale di riforma”

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Domanda di attualità di Giovanni Rolando (PD) aumento indennità
Giovanni Rolando (PD)

“Partecipo stamattina, sabato 9 aprile 2022, alla manifestazione a Padova in difesa della sanità pubblica indetta dal CoVeSap con corteo partito dalla stazione”. È Giovanni Rolando, consigliere comunale di Vicenza, commissione Servizi alla Popolazione, a riferirlo ponendo l’accento sul fatto che il Veneto è ancora “fuori legge” per la mancata legge regionale di riforma delle Ipab di Vicenza e del Veneto.

In particolare:

A) per sollecitare la legge regionale di RIFORMA delle Ipab di Vicenza e del Veneto che attende da 20 anni di essere approvata. Il Veneto è l’unica Regione ad essere “fuori legge” non avendo rispettato la legge nazionale 328 del 20000 che la prescrive per tutte le Regioni; e dunque non avendo ancora provveduto a portare in aula ed approvare la propria legge per attribuire maggiore autonomia alla gestione delle 323 RSA Case di Riposo presenti in Veneto. Così da consentire alle Ipab, Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza, la possibile trasformazione in ASP Aziende di Servizio alla Persona (modello Emilia-Romagna) o in Fondazione (modello Lombardia). Con benefici per la loro gestione. Ricordando che 7 sono le Residenze Ipab per anziani in comune di Vicenza per un totale di 763 posti letto previsti dall’Accordo di Programma Ipab-Regione-Ulss-Comune.

B) per chiedere la riapertura dei tre Centri semiresidenziali, i Centri diurni, Bachelet, Trento, Villa Rota Barbieri, la cui titolarità compete ad Ipab, due dei quali risultano chiusi.

C) per chiedere un adeguamento della quota sociosanitaria a carico della Regione per le Ipab, sempre ferma al 2019; andando incontro alla gravosa quota a carico degli anziani ospiti: 61 euro pro capite /pro die in camera doppia, 1.860 euro al mese.