Sassari, Cesena, Trento e Bresciano: nuovi incidenti infausti. Antonello Patta (Partito della Rifondazione Comunista): basta morti sul lavoro!

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Morti sul lavoro, basta!
Morti sul lavoro, basta!

Ancora morti sul lavoro – dice Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea -, continua la strage infinita di figli della classe operaia sacrificati sull’altare del profitto, due morti al giorno dall’inizio dell’anno. Le indagini ci diranno le dinamiche e le circostanze all’origine di quest’ennesima tragedia, “la causa  determinante” dell’evento infortunistico.

Ma per quanto riguarda i due episodi infausti di Sassari e Cesena, lavoratori alle dipendenze di aziende fornitrici di servizi, sembra  già chiaro che sono stati  colpiti/travolti inaspettatamente da attrezzature perché non sapevano come gestirle. Il crollo del solaio a Trento e la caduta dall’alto nel Bresciano invece non sono archiviabili come le solite, ineluttabili “maledizioni” del lavoro in edilizia ma all’assenza di procedure dovute,  alla totale mancanza  di valutazione del rischio nello specifico ambiente di lavoro e alla violazione di elementari misure di prevenzione.
Verrebbe da fare una provocazione: dove era il preposto di quella azienda che, dopo la L. 215/2021 del Governo Draghi,  doveva vigilare sulla sicurezza dei processi produttivi? Indagheremo  e scopriremo qual è in quelle province  la dotazione di personale ASP e INL impegnati ed impegnabili nell’assolvimento dei livelli essenziali di assistenza relativi alla  tutela della salute e sicurezza, che, come abbiamo denunciato spesso sono molto al disotto del minimo necessario in tutto il paese.
Intanto non si può  sottacere l’evidente  mancanza di formazione dei lavoratori sulle norme di sicurezza che determina spesso la non  percezione del rischio stesso, fenomeno accentuato dall’assunzione, specie in edilizia di personale precario o occasionale vessato con ritmi di lavoro che rendono impossibile il lavoro in sicurezza.
E’ intollerabile che il governo non intervenga seriamente a garantire la fine di questa strage, dei morti sul lavoro e continui a mantenere in vita leggi che rendono i lavoratori ricattabili e disponibili ad accettare sfruttamento e condizioni di lavoro non sicure.

Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea