Il rapporto Osce sui crimini di guerra russi in Ucraina

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Russia, crimini di guerra in Ucraina
Russia, crimini di guerra in Ucraina

La Russia è responsabile di “chiari disegni di violazione del diritto internazionale e umanitario” in Ucraina. La denuncia arriva dal rapporto di un centinaio di pagine stilato dalla missione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), composta da 57 stati europei tra cui la stessa Federazione Russa e l’Ucraina.

Per gli inviati Osce in Ucraina per raccogliere prove sui crimini di guerra commessi dalle truppe russe a partire dal 24 febbraio, se queste “avessero rispettato i loro obblighi in termini di distinzione, proporzionalità e precauzioni negli attacchi e riguardo a soggetti protetti in modo speciale come gli ospedali, il numero di civili uccisi o feriti sarebbe rimasto molto inferiore”.

Dopo quanto sta emergendo a Bucha, Borodyanka, e altre città ucraine da cui i russi si sono ritirati dopo un’occupazione di settimane, il rapporto Osce denuncia anche la violazione del diritto internazionale umanitario che regola le occupazioni militari da parte di Mosca.

Per l’Osce ci sono “prove credibili che suggeriscono che tali violazioni riguardanti anche i diritti umani più fondamentali (diritto alla vita, divieto di tortura e altre pene e trattamenti inumani e degradanti) sono state commesse per lo più nelle aree sotto l’effettivo controllo di Russia o entità sotto il controllo generale della Russia”.

Nel rapporto vengono citati diversi casi di uccisioni mirate, sparizioni forzate o rapimenti di civili, in particolare giornalisti e funzionari civili. Nelle città ucraine passate sotto il controllo russo, sono almeno una decina i sindaci fatti sparire o uccisi in seguito al loro rifiuto di collaborare con le forze occupanti.

Fonte The Vision