Domenica verso le 6.50 in viale della Scienza a Vicenza una coppia di ragazze di Villafranca e tre giovani di Verona escono dalla discoteca Amis, si dirigono verso l’auto-negozio dell’ambulante che vende panini per rifocillarsi, lì si conoscono allietando lo stomaco dopo essersi divertiti con la disco music e poi si salutano. Le due ragazze vanno verso la loro auto parcheggiata lì accanto ma… Ma la più giovane delle due, una ventiduenne, dopo aver bevuto dell’acqua butta a terra una bottiglia di plastica e vien rimbrottata da uno dei tre veronesi, un trentenne, che la richiama per il gesto poco rispettoso dell’ambiente.
La ragazza allora esce dall’auto, raccoglie la bottiglia, la lancia sui sedili posteriori e la faccenda sembrerebbe chiudersi lì, salvo che la giovane all’improvviso riprende la bottiglia e la rilancia per terra.
Fin qui le versioni raccolte dalla volante, sopraggiunta non molto dopo il fattaccio, di fatto una rissa a due (foto di archivio, ndr), che succede con versioni a questo punto discordanti.
Per l’amica ventitreenne, che avrebbe cercato di frapporsi per evitare il peggio, il trentenne veronese avrebbe picchiato l’altra ragazza prima caduta a terra e poi portata al pronto soccorso da un’ambulanza chiamata sul posto dopo che il 113 era intervenuto su richiesta della giovane che si era tenuta fuori dalla rissa.
Per il veronese, invece, che avrebbe voluto far recuperare la bottiglia buttata a terra e avrebbe tolto l’antenna dall’auto per evitare che le due andassero via senza ripulire, la giovane di Villafranca avrebbe provato ad investirlo innestando la retromarcia, lui sarebbe riuscito ad evitare l’impatto completo subendo, però, un colpo alla gamba prima di essere aggredito e, per questo, mostrava agli agenti non solo la camicia strappata ma anche evidenti segni di escoriazioni al viso procurate, a sua detta, da graffi e morsi della ragazza, e che cercava di tamponare con le salviette chieste all’ambulante.
Se la rissa mattutina avrà un seguito dipenderà dalle eventuali denunce che i protagonisti dovessero presentare, probabilmente a Verona, visto che tutti sono di quelal provincia.
Ma l’esito della battaglia ambientalista un esito lo ha già avuto sul campo: 5 sono i giorni di prognosi per la ragazza che aveva lanciato a terra la bottiglia, 15 quelli del soccombente “ecologista”…