Frodi bancarie Internet, Aduc: attenzione a chi si maschera da Mps, e non solo

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Un sms sul numero dell’ufficio stampa di Aduc, ricevuto ieri sera, recita: “Banca Mps. La sua App. MPS risulta attiva ad un nuovo dispositivo a Lugano, se non sei tu bloccalo al portale tinyurl.com/allert-MPS-login”.

Chissà dove hanno preso il numero (1)… e, comunque, non abbiamo un conto bancario Mps e siamo abbastanza informati per capire che stanno cercando di carpire firma e password del conto di un qualche cliente Mps per poi avere man libera nel prosciugare lo stesso.

Abbiamo comunque indagato e tinyurl.com/allert-MPS-login reindirizza a allsurgical.net/mps_t/… che al momento non funziona, e se cerchiamo allsurgical.net ci dice che l’accesso non è consentito perché non abbiamo le necessarie credenziali. Mentre tinyurl.com è una sorta di servizio a pagamento che consente di abbreviare le proprie url per gestirle meglio essenzialmente sui social.

Questo è uno dei tanti metodi che circolano per indurre i malcapitati a fornire le proprie credenziali. Con l’esca di Lugano (i cattivoni banchieri svizzeri che tutto fanno in materia) purtroppo qualcuno ci casca. Oggi Mps, domani altri istituti di credito.

Importante è essere consapevoli che la banca non manderebbe un sms del genere con un indirizzo in cui, tra l’altro, non compare le propria dicitura. E quand’anche comparisse la dicitura della propria banca, è bene diffidare e mai fornire le proprie credenziali. Questo accade anche se viene fornito un numero di telefono uguale a quello della propria banca, dove dall’altro capo del filo risponderà persona apparentemente informata ma che non c’entra con la banca e il cui scopo è solo di catturare le credenziali per l’accesso al conto. Ci sono sistemi di camuffamento del numero così raffinati che, se dopo essere stati chiamati, si richiama lo stesso numero della banca, senza saperlo si viene reindirizzati verso i truffatori.

Quando si riceve un simile sms, se si ha qualche apprensione, mai seguire le indicazioni del messaggio, ma entrare coi propri sistemi tradizionali criptati sul proprio conto, tranquillizzarsi e informare la propria banca dell’accaduto.

1 – è notorio che esiste un mercato nero di cui sono responsabili i gestori del servizi tlc. Infatti, anche se non viene dato il consenso a ricevere informazioni pubblicitarie, le stesse arrivano, anche da parte di gestori diversi dal proprio e anche per offerte che nulla hanno a che fare con le tlc. Mercato nero, per l’appunto.