Il professor Mauro Bini al convegno della Bocconi, FQ: è stato il valutatore dei titoli di BpVi e del patrimonio, fatuo, del Sole 24 Ore

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Si è celebrato lunedì scorso a Milano presso l’aula Magna dell’Università Bocconi di Milano il convegno nazionale dell’Organismo Italiano di Valutazione (Oiv), il think tank dei valutatori aziendali italiani. Tema della giornata di studio il ruolo dei consiglieri indipendenti e degli organi di controllo con interventi della Consob e dei grandi sacerdoti italiani della materia: dal notaio Piergaetano Marchetti (il notaio manager che ha predisposto il contratto “riservato e confidenziale” poi firmato per la cessione a un euro delle due banche venete a Intesa Sanpaolo, ndr) a Mauro Bini, il gran visir dell’Oiv che ha concluso i lavori.Proprio quel professor Mauro Bini della Bocconi passato alla storia per essere stato chiamato per anni come esperto (naturalmente indipendente) dalla banca del vignaiolo Gianni Zonin a valutare le azioni della Banca Popolare di Vicenza, per le quali formulò un prezzo di 62,5 euro in base ai “flussi reddituali” (pochi anni dopo il valore si sgretolò a 0,10 centesimi e infine a zero spaccato). E poi per essere stato incaricato per anni di valutare le attività di bilancio (impairment test) de Il Sole 24 Ore (autore anche della perizia sul patrimonio ai tempi della quotazione in Borsa) prima che scoppiasse il bubbone con gli ex vertici del gruppo indagati per false comunicazioni sociali dalla Procura di Milano. Fossimo nel ministro Tria, che si trova ora braccato da economisti e opinionisti che dicono che i numeri del Def non stanno in piedi, assolderemmo qualcuno di questi super valutatori. Dare i numeri è un’arte. E bisogna farlo bene.
di  da Il Fatto Quotidiano