Contrasto all’ immigrazione clandestina: questo il focus di una recente attività della Questura di Vicenza ed esplicata agli organi di informazione attraverso un comunicato stampa spedito dall’ufficio territoriale diretto dal questore Paolo Sartori (qui l’azione di Sartori dal suo insediamento in città, ndr).
“Nei giorni scorsi, nel corso di una complessa operazione di Polizia disposta dal Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori finalizzata alla prevenzione ed alla repressione di tutte quelle forme di illegalità che mettono a repentaglio la civile convivenza, l’Ufficio Immigrazione della Questura ha effettuato specifici controlli sulla attualità dei Titoli di soggiorno posseduti da cittadini stranieri dimoranti nella nostra Provincia e sottoposti a procedimenti penali per varie tipologie di reato, ovvero coinvolti a vario titolo in attività illecite, sorpresi dalle Forze dell’Ordine in contesti di illegalità ed in ambiti urbani considerati maggiormente a rischio
Al termine delle attività operative, il Questore Sartori ha adottato i seguenti altri Provvedimenti:
• 3 Decreti di ACCOMPAGNAMENTO IMMEDIATO ALLA FRONTIERA conseguenti alle espulsioni decretate nei confronti di:
cittadino nigeriano C. I., di 31 anni, con precedenti penali e / o di Polizia per maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e resistenza a Pubblico Ufficiale, da poco scarcerato dalla locale Casa Circondariale ove aveva terminato di scontare una condanna a 3 anni di carcere, è stato espulso e trasferito dagli Agenti del Servizio Scorte Internazionali della Questura presso il Centro di Permanenza e Rimpatrio di Milano, in attesa di essere a breve rimandato nel proprio Paese d’origine;
cittadino tunisino K. F., di 46 anni, con precedenti penali e/o di Polizia per resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, rissa, porto d’armi e oggetti atti ad offendere, stupefacenti, ingresso e soggiorno illegale sul Territorio Nazionale, maltrattamenti di animali e ricettazione. Valutata, pertanto, la pericolosità sociale del soggetto, su disposizione del Questore gli Agenti del Servizio Scorte Internazionali della Questura hanno proceduto al suo accompagnamente presso il Centro di Permanenza e Rimpatrio di Macomer (NUORO), in attesa di essere trasferito nel proprio Paese d’origine;
cittadino albanese H. K., di anni 35, con precedenti penali e/o di Polizia per falsa attestazione a Pubblico Ufficiale, ingresso e soggiorno illegale sul Territorio Nazionale, immigrazione clandestina e ricettazione. Nei confronti dello straniero è stato, dunque, emesso un decreto di espulsione con trattenimento del passaporto e, su ordine del Questore, verrà trasferito presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio per essere poi imbarcato sul primo volo disponibile per essere rimpatriato nel Paese di Origine.
48 Revoche di Permessi di Soggiorno nei confronti di cittadini extracomunitari già in possesso di validi Titoli di soggiorno ma che, per vari motivi – tra i quali quello di aver commesso reati di diversa tipologia, ostativi al proseguo della loro regolare permanenza in Italia – si è resa necessaria la revoca dei Permessi di Soggiorno, con intimazione a lasciare entro 15 giorni il nostro Territorio Nazionale;
9 Ordini di Allontanamento dal Territorio Nazionale nei confronti di 1 cittadino pakistano, 1 cittadino senegalese, 1 cittadino cinese e 6 cittadini nigeriani con a proprio carico precedenti penali e/o di Polizia di varia natura. Nei loro confronti il Questore ha disposto di lasciare il nostro Paese entro 7 giorni. Qualora gli stranieri non ottemperassero, verranno denunciati alla Procura della Repubblica ed accompagnati coattivamente verso il Paese di origine”.
“Il controllo della regolarità della presenza degli stranieri che si trovano sul territorio è compito primario delle Forze di Polizia e in primo luogo della Polizia di Stato, attraverso l’operato degli Uffici Immigrazione. – ha evidenziato il Questore Paolo Sartori – Tale azione consegue la piena efficacia anche mediante una successiva ed effettiva attività di accompagnamento ai C.P.R. (Centri di permanenza per i rimpatri) e di rimpatrio di coloro che non hanno titolo d’ingresso o a permanere nel nostro Paese. Spesso si tratta di soggetti “destabilizzanti” per l’ordine e la sicurezza pubblica che commettono reati predatori o spacciano sostanze stupefacenti”.