Abolizione numero chiuso Medicina, Zaia plaude dichiarazioni sottosegretario Costa

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Test a crocetta, credits skuola.net
Test a crocetta, credits skuola.net

Il Sottosegretario al ministero della Salute, Andrea Costa ha recentemente affermato di ritenere superato il numero chiuso con relativo test di ingresso per la facoltà di Medicina.”Sono convinto che il numero chiuso all’Università per accedere alla facoltà di Medicina sia superato e che sia necessario garantire maggiore meritocrazia per accedere alla formazione universitaria” ha detto oggi il sottosegretario a Pisa, dove ha incontrato gli studenti dell’università.

Sull’onda di queste parole si è espresso il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Ben venga questo pronunciamento del sottosegretario alla Salute. Mi auguro che apra più di una breccia. Lo dico perché sono una persona che da sempre sostiene che un bravo chirurgo deve essere selezionato sul campo dopo averlo portato in sala operatoria o che un bravo pediatra deve dimostrare il suo valore in corsia con il paziente. Di certo non a 19 anni con test di selezione con domande a eliminazione.

Non è da oggi quindi che mi batto perché sia superato il grande limite prodotto dal numero chiuso e dal test di ingresso alla facoltà che ha aperto le porte ad una programmazione tutta sbagliata con il risultato che, oggi, mancano i medici. – prosegue il Governatore -.

C’è il rischio palese che una selezione fatta in maniera così prematura vada ad escludere dei futuri professionisti che magari non passano il test con le crocette ma potrebbero essere degli autentici artisti in sala operatoria oppure dei clinici di talento nella cura di tante patologie. È una storia antica come ci insegna la vita di Einstein; probabilmente basandosi sulle sue pagelle di scuola nessuno avrebbe scommesso che sarebbe stato lo scienziato a formulare la teoria della relatività

Noi siamo per una visione meritocratica – conclude il Presidente del Veneto – grazie alla quale le qualità non si accertano con un test all’ingresso. Il futuro professionista al quale affidiamo la nostra salute deve essere valutato sul campo. Quindi ribadisco: possibilità di accesso all’iscrizione per tutti, e grande selezione nel percorso formativo”.