È stato da poco approvato il Decreto aiuti per imprese e famiglie al fine di fronteggiare gli effetti della crisi ucraina – afferma nella nota che pubblichiamo Walter Mauriello, presidente di Meritocrazia Italia (qui le altre note su ViPiù.it dell’associazione, ndr) –.
Del budget complessivo a disposizione di circa 14 miliardi, poco meno di 8 miliardi sono destinati a imprese e famiglie. Il resto va a copertura del Decreto sui costi dell’energia
In ogni caso, tante le misure adottate in differenti ambiti. Tra le altre, a favore delle famiglie, è la previsione di bonus una tantum da 200,00 euro per i cittadini con un reddito al di sotto i 35.000,00 euro annui, circa 28 milioni di italiani. L’intento è quello di dare supporto a lavoratori, pensionati e autonomi, a fronte del rincaro energetico. In previsione anche l’istituzione di un fondo rivolto a studenti e lavoratori a basso reddito, per agevolare l’accesso al trasporto pubblico, con beneficio ultimo anche per l’ambiente.
Misure eccezionali, volte a dare risposta a una crisi che le Istituzioni continuano a definire «temporanea», solo un momento di rallentamento della crescita economica.
Se, però, il provvedimento del Decreto aiuti famiglie e imprese può essere di qualche utilità a far fronte alle difficoltà della stretta contingenza, è certo che a poco serva la solita logica dei sussidi nella prospettiva di una ripresa di durata e per sanare storture sistemiche. Occorre piuttosto avviare una seria riflessione su adeguamento salariale e c.d. lavoro povero.
Non ci si fermi a logiche di contingenza, ma si punti su solide strategie per il futuro.
Nella prospettiva di ripristinare adeguate politiche del lavoro, Meritocrazia Italia auspica che il Governo sappia tenere aperto il dialogo con le rappresentanze sindacali, perché siano affrontati in maniera strutturale i veri problemi del momento, tra i quali andamento dei salari, occupazione giovanile (per la quale ancora si registra un gravissimo ritardo), lavoro povero, rivisitazione dei Contratti collettivi nazionali. Venga valutata l’opportunità di recuperare nuove risorse a sostegno dei lavoratori, con ulteriore tassazione degli extraprofitti delle multinazionali, reinvestimento dell’extra gettito Iva e possibilità di uno scostamento di bilancio.
Meritocrazia insiste altresì perché si lavori all’obiettivo di consentire un taglio del cuneo fiscale non indifferenziato, ma ancorato a sistemi premiali di rilancio dell’occupazione e dell’aumento salariale in busta paga ad opera delle imprese virtuose.
Stop war.
Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello