Se una normale partita di calcio è un momento di divertimento, sano sfottò tra tifoserie, gioia di abbracciare i propri familiari per il goal che la squadra del cuore ha segnato, non si capisce perché, invece, per colpa di pochi si possa correre il rischio di trasformarla in momento di sfogo odioso (e di razzismo, ndr).
Questo è ciò che è avvenuto giovedì allo stadio Menti quando un sedicente tifoso vicentino ha registrato e poi postato sui social un video durante la partita Vicenza-Cosenza. Un video in cui il giovane si esibiva in cori razzisti nei confronti dei tifosi cosentini.
“Si rimane di certo basiti di fronte a tanta insulsaggine” ha dichiarato il Vicesegretario PSI Gianluca Capristo. Ma viene anche naturale domandarsi perché e chi abbia creato condizioni tali da far si che un giovane, in evidente difficoltà nel contenere le proprie frustrazioni, abbia potuto usare parole che non dovrebbero appartenergli. Parole che danno l’impressione dell’emergere di una mentalità, di una cultura che prova e instilla rancore tra le diverse aree del nostro Paese.
Bene ha fatto il Sindaco Rucco a non avere esitazioni e dichiarare che «Va condannata ogni forma di razzismo, quindi condanno il gesto». Ma alla politica questo non deve bastare. E’ innanzitutto la politica del “Prima i Veneti…” che dovrebbe porsi alcune domande e poi anche la politica di stampo riformista che troppo spesso non ha il coraggio di denunciare il “re nudo”.
Il PSI vicentino condanna fermamente ogni atteggiamento razzista consapevole dell’unità culturale italiana che solo ignoranza o opportunismo possono negare.
Noi socialisti vicentini siamo certi che a breve arriveranno le scuse da parte della famiglia del giovane e soprattutto del Vicenza calcio.
Giuseppe Maria Toscano
Segretario provinciale PSI Vicenza