L’inflazione in Veneto pone la regione tra quelle più rincarate. Lo sostiene l’Unione nazionale dei consumatori commentando i dati Istat resi noti oggi e sulla base dei quali, puntualmente, vengono compilate le classifiche delle città e delle regioni più care d’Italia. Eco cosa Unc riferisce in un comunicato stampa.
“L’Istat ha resi noti oggi i dati dell’inflazione di aprile delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.
In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care, Bolzano dove l’inflazione annua, pari a +8,1%, la più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua equivalente, in media, a 2577 euro, ma che balza alla cifra astronomica di 3636 euro per una famiglia di 4 componenti.
Al secondo posto Verona, dove il rialzo dei prezzi del 7% determina un incremento di spesa pari a 1768 euro per una famiglia media, 2603 euro per una di 4 persone. Sul gradino più basso del podio Trento, dove il +7,5%, la seconda maggiore inflazione, genera una spesa supplementare pari, rispettivamente, a 1751 e 2602 euro annui. Al quarto posto Genova (+6,6%, 1601 e 2564 euro), poi Padova (+6,7%, 1692 e 2491 euro) e Bologna (+6,3%, +1776 e +2449 euro).
La città più virtuosa è Ancona, con un’inflazione del 4,8% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a “solo” 1089 euro, 1450 per una famiglia di 4 componenti. Segue Catanzaro (+5,6%, 1100 e 1468 euro) e Reggio Calabria (+5,7%, 1120 e 1494 euro).
In testa alla classifica delle regioni più costose, con un’inflazione annua a +7,7%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 2087 euro su base annua, 2989 euro per una famiglia di 4 persone. Segue la Liguria, dove la crescita dei prezzi del 6,6% implica un’impennata del costo della vita pari, rispettivamente, a 1480 e 2442 euro, terzo il Veneto, +6,5%, con un rincaro annuo di 1618 (al 2° posto come dato medio) e 2394 euro per 4 componenti.
La regione più risparmiosa è la Basilicata, +5,3%, pari a 1058 e 1507 euro”.