Venerdì 20 maggio i riflettori del festival New Conversations – Vicenza Jazz saranno puntati su un terzetto di stelle che si esibiranno per la prima volta assieme: la cantante Maria Pia De Vito, il decano dei trombettisti italiani Enrico Rava e Fred Hersch, uno dei più raffinati pianisti statunitensi. Questa produzione originale si terrà al Teatro Olimpico (ore 21).
Il Jazz Café Trivellato – Bar Borsa anticipa l’orario del suo concerto alle 18:30 (ingresso gratuito): sul palco ci sarà la Bentivoglio All Stars, ovvero il meglio del jazz emiliano, con i quattro sax tenori di Matteo Raggi, Barend Middelhoff, Marco Ferri e Michele Vignali e la ritmica con Davide Brillante (chitarra), Nico Menci (pianoforte), Gian Paolo Bertone (contrabbasso) ed Enrico Smiderle (batteria).
Il sassofonista Giovanni Fochesato sarà il nuovo giovane talento nella vetrina della rassegna ‘Proxima’: suonerà con il suo quartetto a Palazzo Chiericati (ore 18).
Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2022 è promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, con Aquila Corde Armoniche di Vicenza come sponsor e Acqua Recoaro come sponsor tecnico.
L’incontro tra Enrico Rava, Fred Hersch e Maria Pia De Vito è una delle numerose creazioni speciali di Vicenza Jazz 2022. La presenza vocale della De Vito spingerà verso nuove direzioni musicali il sodalizio, sbocciato nel 2021, tra Rava ed Hersch. Un vero incontro tra storie musicali straordinarie.
Enrico Rava, nato a Trieste nel 1939, è il jazzista italiano più noto e apprezzato a livello internazionale. La sua schiettezza, umana e artistica, lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente, sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano in tutte le sue avventure musicali.
Rava è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più validi solisti del jazz europeo. Si ispira inizialmente a figure carismatiche come Chet Baker e Miles Davis. Si avvicina però ben presto all’avanguardia, suonando con Gato Barbieri, Don Cherry, Mal Waldron e Steve Lacy. In seguito, trasferitosi a New York per una decina d’anni, collabora con altri musicisti sperimentatori, tra cui Roswell Rudd, Marion Brown, Cecil Taylor, Carla Bley. Poi ha progressivamente trovato un approccio al mainstream di notevole individualità. La personalità di Rava è unica per il modo in cui ha saputo dare frutti eccellenti sia nel campo del jazz di ricerca (specie nella prima parte della sua carriera) che nel solco della tradizione.
Nel Grande Libro delle Frasi Celebri a un certo punto si legge “Non starei facendo ciò che faccio se non avessi imparato da Fred”: parole di Brad Mehldau, riferite a Fred Hersch, del quale è stato allievo.
Nato a Cincinnati nel 1955, Fred Hersch dimostra un precoce talento per il pianoforte: lo studia sin dall’età di quattro anni e a dieci già vinceva competizioni pianistiche di livello nazionale. Gli anni del college sono anche quelli della scoperta del jazz. La prima collaborazione di rilievo fu con Art Farmer (spiccano poi gli incontri con Joe Henderson, Stan Getz, Toots Thielemans e Janis Siegel), ma dall’inizio degli anni Ottanta lo si trova già attivo soprattutto come leader nei format che rimarranno i suoi più abituali: il trio, il duo e il piano solo.
Hersch è un artista davvero unico nel panorama jazzistico, con uno stile esecutivo formatosi sui modelli di Bill Evans e Herbie Hancock, filtrati da un’acuta sensibilità e da una solida preparazione classica. Ogni episodio della sua ricca discografia, così come ogni sua singola esibizione, è un momento di profonda rivelazione musicale, offerto all’ascoltatore come una gemma preziosa.
Maria Pia De Vito (Napoli, 1960), emersa artisticamente nel corso degli anni Ottanta, è arrivata al vertice del canto jazz italiano ed europeo. Pluripremiata al Top Jazz, è un’artista a tutto tondo: compositrice e arrangiatrice oltre che performer, la De Vito è un’instancabile esploratrice del linguaggio e degli stili musicali legati all’improvvisazione. I suoi interessi spaziano dal jazz alla musica più sperimentale, dalla tradizione classica alla canzone popolare partenopea: una voce e una personalità artistica decisamente libere e straordinariamente moderne. Tra le sue principali collaborazioni spiccano quelle con John Taylor, Ralph Towner, Ivan Lins, Guinga, Huw Warren, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Jim Black, Norma Winstone, ma si è esibita anche con Joe Zawinul, Michael Brecker, Peter Erskine, Miroslav Vitous, Uri Caine, Monica Salmaso, Maria João.
La Bentivoglio All Stars è una formazione creata dalla direzione artistica della Cantina Bentivoglio, lo storico jazz club di Bologna: una house band con otto musicisti selezionati tra i migliori del panorama emiliano. A co-capitanare questa particolarissima ‘quasi big band’ sono i quattro fiati di Matteo Raggi, Marco Ferri, Barend Middelhoff e Michele Vignali: quattro sassofoni tenori che riassumono perfettamente la suola sassofonistica bolognese.