Gas russo e rubli, chi non paga e chi si prepara a pagare… François-Marie Arouet (Aduc): chi gioca per chi?

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Gas russo e rubli
Gas russo e rubli

Non è facile rinunciare al gas russo, ma dovremmo farlo per farci bene ed impedire che il “male di Putin” faccia più danni di quanti già non ne stia facendo ora. Questo è il proposito di cui abbiamo letto e sentito dalle istituzioni nazionali ed europee  – si legge nella nota che pubblichiamo dell’Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –.

Ma sembra che non sia ancora chiaro. Oggi è l’Eni che ha aperto un conto in rubli presso Gazprom Bank (1). Pur con tutte le precauzioni e i distinguo, al fine di non trovarsi pronta nel momento della bisogna, il conto è stato aperto.

Proprio ieri la Commissione Ue ha trasmesso agli stati membri le sue nuove linee guida sui pagamenti delle forniture. Il documento specifica quello che le società possono fare: aprire un conto in valuta presso Gazprombank e specificare che il pagamento è concluso con il versamento degli euro o dei dollari. Come nella prima versione delle linee guida, il documento non dice nulla sull’apertura di un conto in rubli, come previsto dal decreto firmato da Vladimir Putin il 31 marzo scorso. “Aprire un conto in rubli è una violazione delle sanzioni”, ci ha detto una fonte della Commissione. Ma “tocca agli stati membri far rispettare le sanzioni. Se non lo faranno, la Commissione aprirà una procedura di infrazione”, ha spiegato la fonte. Anche dentro la Commissione c’è la consapevolezza che alcuni stati membri useranno questa ambiguità per adeguarsi al decreto di Putin e non correre il rischio di vedersi tagliare il gas. (2)

Situazione difficile e tragica, sulla quale ci aspettiamo pesanti interventi del nostro governo. E questo mentre ai consumatori finali viene ripetuto un giorno sì e l’altro pure che occorre fare risparmi energetici e che i prossimi mesi saranno terribili. Certo, l’Eni lo farebbe per il “nostro bene” facendo il “proprio bene” come business… Ma chi gioca per chi?

1 – agenzia Agi: Il gruppo spiega che la decisione e’ stata presa “secondo una pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere, in coerenza con la nuova procedura per il pagamento del gas disposta dalla Federazione Russa”. Eni, tuttavia, “ha gia’ da tempo rigettato tali modifiche”. Pertanto l’apertura dei conti avviene – precisa la societa’ – su base temporanea e senza pregiudizio alcuno dei diritti contrattuali della societa’, che prevedono il soddisfacimento dell’obbligo di pagare a fronte del versamento in euro. Tale espressa riserva accompagnera’ anche l’esecuzione dei relativi pagamenti”.

2 – Europa Ore 7

François-Marie Arouet – Aduc