La Commissione europea darà il via libera al fondo polacco per la ripresa e resilienza nelle prossime due settimane.
Varsavia e Bruxelles sono state bloccate in una lunga disputa sull’indipendenza della magistratura del Paese, che ha ritardato l’approvazione della quota della Polonia nel fondo di recupero pandemico, equivalente a 36 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti.
L’UE ha stabilito tre condizioni per l’approvazione: smantellamento di una controversa sezione disciplinare per i giudici; riforma del regime disciplinare; ripristino dei giudici destituiti.
In sintesi, le normative polacche sulla magistratura poneva questo ordinamento agli ordini del governo, il che viola le norme comunitarie sulla indipendenza della magistratura.
Ora dopo l’accordo, si potranno trasferire i fondi comunitari alla Polonia.
Primo Mastrantoni, Aduc