Presentato a Venezia il catalogo “Opere del Patrimonio della Regione del Veneto”

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opere patrimonio veneto
“Minerva fra la Geometria e l’Aritmetica”, lo strappo d’affresco presente a Palazzo Balbi e attribuito a Paolo Veronese

Le opere del patrimonio della Regione del Veneto. Questo il nome del catalogo presentato a Venezia che, comprensivo di stime, contiene dipinti di elevato valore artistico e storico-culturale, ammirabili nelle sedi “storiche” della Regione del Veneto (Palazzo Balbi) e del Consiglio Regionale (Palazzo Ferro Fini), o in complessi, come il Castello di Monselice e Villa Contarini di Piazzola sul Brenta.

Una raccolta che nasce con l’obbiettivo di catalogare e valutare ogni singola opera, integrando e aggiornando, così, in termini assicurativi, il corredo informativo di una parte di alto pregio del patrimonio artistico della Regione del Veneto.

Il volume “Le opere del patrimonio della Regione del Veneto” è stato presentato ufficialmente ieri, alla presenza dell’Assessore regionale al Patrimonio, della Presidente della sesta Commissione consiliare permanente e del Segretario Generale della Fondazione Cini, l’architetto Renata Codello.

“L’obbiettivo di questa raccolta non è solo quello di aggiornare il valore patrimoniale dei dipinti rilevati in prestigiosi complessi della Regione del Veneto, ma anche iniziare un percorso verso un quadro complessivo di quello che potrà essere reso fruibile – ha spiegato l’Assessore regionale al Patrimonio -. Un’occasione per avvicinare il pubblico alla riscoperta dell’arte, allargando gli orizzonti anche con l’utilizzo del digitale, che potrà dare una nuova vita a tutte le opere, fisiche e non fisiche del meraviglioso patrimonio artistico del Veneto”.

“Oggi, nel pieno della rivoluzione artistica, con l’esplosione dei Non Fungible Token, gli NFT, e dell’arte digitale, il patrimonio tradizionale assume un nuovo valore – ha sottolineato l’Assessore -. Per questo motivo, riuscire a catalogare e ad assicurare opere di diverse epoche presenti all’interno di spazi regionali ci permette di creare un vero e proprio patrimonio della memoria. Opere che sono parte integrante della storia veneta, che raccontano chi eravamo e tracciano la strada verso il futuro. Spetta a noi dare nuova vita all’arte tradizionale per renderla ancora più accessibile e contemporanea”.

In quest’ottica, la Regione ha scelto di calibrare un’adeguata tutela assicurativa, innanzitutto sul patrimonio pittorico, che ammonta a circa 200 opere sottoposte a valutazione da parte di un team di esperti, che ne ha attestato il valore complessivo in circa 6,5 milioni di euro.