I militari del Comando Provinciale della Gdf di Vicenza (qui altre notizie su GdF varie sedi tra cui Vicenza e altre località, ndr), nel corso degli ordinari controlli di polizia economico-finanziaria volti a riscontrare l’osservanza, nei confronti del personale occupato, delle norme di tutela di lavoro (c.d. lavoro nero, ndr) e di legislazione sociale, avviati a seguito di specifiche attività di analisi e incrocio di dati, hanno individuato 6 lavoratori impiegati “in nero” poiché impiegati in assenza delle preventive comunicazioni obbligatorie di instaurazione del rapporto di lavoro, irrogando sanzioni amministrative per circa 70 mila euro.
Questo è il bilancio degli ultimissimi controlli eseguiti dai finanzieri della Tenenza di Thiene, nel corso dei quali sono stati attenzionati esercizi aperti al pubblico tra cui si annoverano un “bar/caffè” sito a Thiene (VI), ove è stata rilevata la presenza di due lavoratori impiegati “in nero”; un “bar/caffè” sito a Zugliano (VI), con individuazione di una lavoratrice non assunta e un bar attiguo a un distributore di carburante, sito a Breganze (VI), dove è stata rilevata la presenza di una ulteriore lavoratrice in nero.
Inoltre, sono stati eseguiti controlli a Sandrigo (VI), specificatamente in una tabaccheria, ubicata all’interno di un bar, nel cui esercizio è stata accertata la presenza di una lavoratrice in nero e nei confronti di un “pub/birreria” dove è rilevata la presenza di una dipendente non assunta.
In tre dei predetti casi, poiché al momento del primo accesso ispettivo le Fiamme Gialle thienesi hanno accertato la presenza di personale irregolare in misura superiore al 10% di quello presente sul posto, è stata proposta e ottenuta, da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza, la sospensione dell’attività imprenditoriale, ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 81/2008.
I successivi accertamenti eseguiti hanno permesso anche di evidenziare il pagamento degli emolumenti ai dipendenti non regolarmente assunti senza l’utilizzo di metodi tracciabili, in relazione a complessive 41 mensilità.
In definitiva, in relazione alle citate irregolarità accertate, sono state irrogate ai legali rappresentanti delle imprese controllate sanzioni amministrative pecuniarie dell’importo complessivo pari ad € 69.800,00.
Il contrasto al lavoro nero e irregolare rappresenta una linea d’azione fondamentale tra le funzioni di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, sia per il recupero dei tributi sottratti al Fisco che per tutelare i diritti dei lavoratori, alle volte oggetto di sfruttamento da parte dei datori di lavoro.