Poste Italiane sostiene l’economia del Nord Est: impatti diretti per 187 milioni di euro di Prodotto Interno Lordo, 3mila posti di lavoro e circa 83 milioni di euro di reddito

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187 milioni di euro di Prodotto Interno Lordo, 3.000 posti di lavoro e 83 milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico.

Con questi numeri Poste Italiane, l’azienda guidata dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, si conferma ancora una volta azienda determinante per creare valore e sostenere l’economia del sistema Paese e in particolare nell’Area Nord Est (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige).

 

L’impatto economico generato dai fornitori italiani dell’Area Nord Est utilizzati da Poste Italiane è il più rappresentativo degli indicatori contenuti all’interno della relazione finanziaria del 2021 che stima, tra le altre cose, gli impatti economici complessivamente generati dall’Azienda in ogni singolo territorio.

 

Poste Italiane, primo datore di lavoro del Paese, grazie alla sua leadership nei settori della logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento crea valore economico a livello locale e nazionale, producendo ricchezza e occupazione in tutta la catena di fornitura locale. In particolare, l’attività svolta nelle regioni del Nord-Est, oltre a generare ritorni diretti e strettamente legati all’attività economica del Gruppo, richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese (impatti indiretti) e permette alle famiglie del personale impiegato in tutta la catena di fornitura di acquistare a loro volta nuovi beni e servizi (impatti indotti).

 

L’Azienda, che quest’anno celebra i suoi 160 anni al servizio del Paese e da sempre vicina e presente sul territorio con le proprie risorse, ha prodotto negli ultimi tre anni impatti complessivi di oltre 37 miliardi a livello aggregato, pari a circa il 2% annuo e creato 187 mila posti di lavoro. Risultati resi possibili grazie alla solida infrastruttura su cui poggia l’Azienda che, in Veneto, può contare su 1035 uffici postali, 154  centri di consegna della corrispondenza, 577 sportelli automatici Postamat, quasi 5 milioni di libretti e buoni fruttiferi attivi negli uffici postali, 1.100 i mezzi “green” per la consegna di pacchi e lettere, oltre 9.000 i dipendenti, in maggioranza (58%) donne; 1.100 in nuovi assunti a tempo indeterminato dal 2020 ad oggi; 3 milioni di dosi di vaccini consegnati agli ospedali veneti durante la pandemia, 2,7 milioni di carte prepagate Poste Pay. Sono questi alcuni dei numeri che danno un’idea delle dimensioni e del radicamento di Poste Italiane nel territorio veneto, dalla grande città al più piccolo comune. Poste Italiane è presente in tutti i 560 comuni del Veneto con almeno un ufficio postale.

 

Le attività di Poste Italiane, in quanto realtà unica in Italia per dimensioni, capillarità e riconoscibilità, generano impatti significativi anche in ottica di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite. Per Poste Italiane essere sostenibili significa definire una chiara strategia sulle tematiche ESG (Environmental, Sustainability and Governance) e integrarle in maniera strutturale negli obiettivi strategici definiti nel Piano “2024 Sustain & Innovate Plus”.

Fra il 2021 e il 2024, sono previsti investimenti totali per 3,1 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari.

 

La relazione finanziaria per l’anno 2021 è disponibile all’indirizzo:

https://www.posteitaliane.it/files/1476557512584/Relazione-finanziaria-annuale-2021-PDF.pdf

 

Poste Italiane – Media Relations