Caro Benzina, Faib Confesercenti: “Altro sconto accise? Prima rimborso atteso e svuotare cisterne”

467
Accise: Caro benzina carburanti distributori decreto sciopero benzinai
Caro carburanti dai distributori

Sulla questione Caro Benzina interviene Faib Confesercenti mettendo in chiaro quali passi bisogna compiere necessariamente prima di procedere a chiedere un nuovo sconto sulle accise. I dettagli dell’intervento in un comunicato stampa diffuso oggi.

“Ammonta circa a 60 milioni la somma di rimborsi che i gestori di distributori di carburante di tutta la Penisola aspettano ancora dallo Stato. Accise e Iva da risarcire dal 21 marzo 2022, data d’approvazione del decreto legislativo numero 21 contenente misure di contrasto per il caro-carburanti, tra cui il taglio di accise e Iva per il consumatore finale. L’approvazione, non preannunciata del provvedimento, ha messo in difficoltà molti distributori che avevano rifornito le loro cisterne il 21 marzo e nei giorni precedenti all’entrata in vigore del provvedimento, pagando il greggio a prezzo pieno.

Il Presidente Regionale Faib Confesercenti Flavio Convento fa il punto: “Ogni gestore ci ha già rimesso tra i 9 e i 15 mila euro, un impatto importante sui bilanci economici dei gestori. Adesso si parla di un’altra diminuzione delle accise, ricordiamo che i gestori avanzano ancora i rimborsi della diminuzione delle accise precedenti. Se questa è la strada del Governo, i gestori dovranno avere prima il rimborso che attendono e finire le giacenze di carburante nei serbatoi ”.

Una perdita che interessa non solo i gestori, ma anche famiglie e imprese.

Convento aggiunge: “L’aumento del costo della benzina è un fattore che incide in modo determinante nell’andamento economico delle imprese e nelle gestioni famigliari. Vengono penalizzati molteplici settori: dal turismo, ai trasporti, all’alimentare.

Purtroppo l’ordinario aumento estivo dei listini del carburante, non voluto dai gestori, è ingiustificato e in questo momento anche insostenibile. Ingiustificato perché i gestori guadagnano sempre 3 centesimi al litro e insostenibile perché la categoria avanza ancora il rimborso delle precedenti accise”.