Recoaro Terme, rubato portafogli a una commessa: 42enne della zona arrestata dai carabinieri

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Foto dal Web

Una donna di 42 anni è stata arrestata a Recoaro Terme con l’accusa di furto per aver rubato un portafogli alla dipendente di un negozio di abbigliamento del centro. Nello stesso c’erano contanti e documenti ma i carabinieri l’hanno fermata durante la tentata fuga e hanno restituito la refurtiva alla proprietaria. I dettagli sono stati resi noti dai carabinieri della compagina di Valdagno.

“Nella mattinata dell’08 giugno i militari della Compagnia di Valdagno hanno denunciato per il reato di reato di furto con destrezza una cittadina italiana di 42 anni, originaria della zona, già nota alle Forze dell’Ordine. Il risultato si inquadra nel contesto del potenziamento delle attività di prevenzione dei reati predatori posti in essere dalla Compagnia di Valdagno che ha portato a significativi risultati in termini di prevenzione dei fenomeni criminali sul territorio.

In particolare i militari della Stazione Carabinieri di Recoaro hanno predisposto un servizio preventivo finalizzato a combattere i reati predatori ai danni dei più anziani.
Il servizio ha permesso di individuare ed identificare l’autrice di un furto con destrezza commesso in danno della dipendente di un negozio di abbigliamento del centro.

L’autrice del furto, dopo avere distratto con un presunto acquisto la dipendente, approfittava della sua disattenzione per asportare il portafogli dalla borsa di quest’ultima che si trovava appesa in un luogo non accessibile ai clienti, posto dietro la cassa dell’esercizio commerciale. La donna si dava quindi a repentina fuga in direzione di Valdagno.

I militari operanti, avendola già individuata preventivamente, la bloccavano mentre cercava di disfarsi del portafogli asportato, gettandolo in una campana per la raccolta differenziata del vetro. Lo stesso portafogli, contente oltre €300 in contanti e vari documenti, veniva recuperato prontamente e restituito all’avente diritto.

Si precisa che tutte le attività poste in essere dai militari operanti ed il conseguente deferimento in stato di libertà sono provvedimenti adottati d’iniziativa da parte degli stessi militari procedenti e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”.