Sostenere azioni concrete in una logica di corresponsabilità degli attori sociali ed economici della città nell’ambito della sicurezza urbana percepita. Con questo obiettivo l’amministrazione comunale ha iniziato un percorso condiviso che sta proseguendo con varie iniziative.
“I presupposti di questo progetto – fa sapere il sindaco Francesco Rucco – si inseriscono nell’ambito del Patto per Vicenza Sicura sottoscritto tra il Comune e la Prefettura e partono dall’impegno che ho personalmente assunto in una recente seduta del Consiglio comunale con il dibattito dedicato al tema della sicurezza. Vogliamo coinvolgere concretamente tutte le realtà della città per un progetto che vada al di là della normale attività di controllo, già in essere da parte delle forze dell’ordine”.
Dopo l’esperienza di comunità sperimentata durante la candidatura di Vicenza a Capitale Italiana della Cultura 2024, è stato creato un Gruppo tecnico di lavoro ed un Comitato di stakeholders
Il primo, coordinato dalla “Fondazione Grameen Italia per il social business” che si ispira ai concetti del premio Nobel per la pace Muhammad Yunus, è composto dal Sindaco o suo delegato, dal Comandante o suo delegato, dal Direttore Generale del Comune, dal Direttore dei servizi sociali, dal Centro di Scienze della Sicurezza e della Criminalità (CSSC) delle Università di Trento e Verona nella figura di Andrea Di Nicola e dal JEst (Junior enterprise) in rappresentanza degli universitari vicentini coordinati da Piervittorio Bernich. Il Comitato è invece formato da Camera di Commercio, Confcommercio, Confagricoltura, Coldiretti, Confindustria, Confesercenti, Confartigianato Fondazione studi universitari Vicenza, Centro servizi per il volontariato, Diocesi.
Un primo incontro tra il Gruppo tecnico di lavoro ed il Comitato degli stakeholders si è svolto mercoledì 6 luglio nella sala del consiglio comunale dove sono emersi i primi suggerimenti e richieste da parte dei rappresentati degli enti sociali ed economici.
Sono sostanzialmente tre le “missions” che porterà avanti la “Fondazione Grameen Italia”, composta da Silvia Brena ricercatrice sociale, Massimiliano Colombi sociologo, Carolina Graffi progettista Grameen Italia, Giuseppe Torluccio vicepresidente Grameen Italia e Marco Marcatili economista.
La prima linea di lavoro riguarda l’approfondimento della lettura sociale della percezione dell’insicurezza della città, legata all’aumento delle fragilità dovute all’attuale contesto storico. La seconda è legata al mondo giovanile/universitario che avrà l’obiettivo di creare spazi e infrastrutture digitali attraverso cui i cittadini si possano confrontare sulle tematiche legate alla sicurezza, diventando partecipi di strategie ed azioni. Il terzo filone si occuperà di un progetto specifico attraverso i dati reali di polizia e fornirà elementi predittivi rispetto ai reati. Il tutto contribuirà a delineare in modo partecipato azioni denominate “invenzioni sociali” per la sicurezza urbana.
I prossimi “step” saranno: il coinvolgimento diretto dei cittadini che saranno interessati da un’indagine da parte di una società competente al fine di raccogliere le reali percezioni, riassunte poi in un report che sarà presentato a settembre; la somministrazione di interviste ad una serie di testimoni privilegiati e lo svolgimento di alcuni focus group con alcune categorie di cittadini, un ciclo di eventi a carattere culturale legati a tematiche come sicurezza, degrado e formazione; un secondo incontro per fine settembre allargato anche al mondo della scuola e del socio-sanitario.
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Fonte: Sicurezza partecipata, prosegue il percorso condiviso con tutte le realtà della città , Comune di Vicenza