Turismo inclusivo in Veneto: parte l’estate senza barriere per 1000 persone con disabilità

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Al Villaggio San Paolo a Cavallino Treporti, l'assessore alla Sanità, Politiche sociali e Programmazione socio sanitaria della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, ha presentato la partenza del progetto Turismo inclusivo

“Promuovere il Turismo inclusivo è soprattutto un gesto etico e di grande civiltà a cui il Veneto ha deciso di non abdicare mai, ma di implementarlo sempre con nuove opportunità. Abbiamo visto nelle precedenti edizioni quanto i giovani che sono stati coinvolti nel progetto e abbiamo potuto vivere una esperienza indimenticabile; non solo dal punto di vista umano, ma anche formativo. Anche quest’anno sarà possibile per molti ragazzi vivere un’estate di inclusione e divertimento, gettando anche le basi per un possibile impegno lavorativo futuro”. 

Con queste parole, oggi al Villaggio San Paolo a Cavallino Treporti, l’assessore alla Sanità, Politiche sociali e Programmazione socio sanitaria della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, ha presentato la partenza del progetto “Turismo inclusivo”, a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Programmazione e agli enti locali Francesco Calzavara e i rappresentanti di numerose amministrazioni comunali e di tutte le 9 Ulss del Veneto. 

Grazie al progetto, ragazzi disabili di tutta la regione potranno provare per la prima volta esperienze lavorative seguiti dal personale delle aziende sanitarie. Per alcuni di loro si concretizzerà anche l’opportunità di poter vivere un’autonomia abitativa e, in alcuni casi, potrebbe profilarsi l’assunzione a tempo indeterminato. Sindaci, datori di lavoro, imprenditori del turismo, inoltre, attiveranno iniziative di inclusività ed accessibilità anche in ambito sportivo e nelle varie eccellenze turistiche del Veneto.

Dopo l’esperienza maturata nell’area litoranea con coinvolgimento in questi anni delle Aziende Ulss 3, 4 e 5, quest’anno grazie anche al finanziamento nazionale il progetto è esteso a tutto il territorio regionale, dal mare ai monti, interessando quindi anche le aree montane, i siti UNESCO delle Dolomiti e delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, le città storiche, le città d’arte e gli itinerari delle Ville venete, le città murate, le località termali e il lago di Garda.

I tirocini lavorativi previsti per le persone fragili o disabili sono circa 60. A questi si aggiungono eventi regionali e locali, di cui circa 15 previsti nel 2022 e altrettanti nel 2023. Saranno coinvolti in questo progetto regionale oltre 1000 utenti.

Finanziamento per sostenere l’iniziativa è di 1 milione e 760 mila euro, di cui 160.000 euro stanziati direttamente dalla Regione Veneto.

“L’obbiettivo è quello di raggiungere risultati rilevanti nelle varie attività di intervento, consolidare l’accessibilità delle spiagge del litorale veneto e più in generale delle località turistiche regionali, promuovendo la cultura dell’inclusione – sottolinea l’assessore Lanzarin -. Oltre a questo si prevede di valorizzare le attività ludico ricreative sportive riservate agli utenti del progetto e ai turisti con disabilità, sviluppare la rete tra i servizi di inserimento lavorativo delle aziende ULSS venete e il mondo del lavoro. Importante sarà anche favorire nuovi accessi lavorativi di persone disabili, oltre che evidenziare una comunicazione specifica in questo ambito”.