David Rossi, consulenti Commissione d’inchiesta in video. Presidente on. Zanettin: nuovi fronti d’indagine, ma elezioni “chiuderebbero” i lavori

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Si è tenuta il 19 luglio 2022 dalle 12 a Palazzo San Macuto a Roma la conferenza stampa sui risultati degli accertamenti tecnici richiesti dalla Commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi, l’ex responsabile dell’area comunicazione di MPS (Monte dei Paschi di Siena) deceduto in seguito a una caduta dalla finestra del suo ufficio sito presso la sede centrale della Banca a Siena, in circostanze mai del tutto chiarite.

A guidare i lavori (il video integrale è in copertina, ndr) l’onorevole vicentino Pierantonio Zanettin di Forza Italia, Presidente della Commissione che, ricordiamolo, procede con gli stessi poteri attribuiti all’autorità giudiziaria.

L’Ordine del giorno prevedeva l’audizione dei consulenti tecnici, chiamati a rispondere a numerosi quesiti formulati dai componenti della Commissione stessa.

In sostanza i dubbi mai chiariti riguardavano aspetti oscuri della vicenda David Rossi: si trattò di omicidio suicidio o di una caduta accidentale? Qualcuno lo spinse con violenza? Nessuno vide o sentì nulla?

Il team di esperti composto da ufficiali del RIS, del RACIS e del ROS dei Carabinieri, rispettivamente i Colonnelli Schiavone, Giannetti e Tomassetti, hanno provato uno dopo l’altro a ricomporre il mosaico, mettendo insieme fatti, circostanze e ricostruzioni degli accadimenti, utilizzando sofisticati metodi d’indagine.

A chiudere la seduta sono stati gli esperti di medicina legale, che con il dr. Testi e la prof.ssa Argo sono stati chiamati a rispondere al quesito riguardante le lesioni riscontrate sul corpo di David Rossi ed in particolare se fossero tutte compatibili con la caduta, oppure se fossero di altra natura e se il funzionario fosse cosciente prima di precipitare nel vuoto.

Il Colonnello Schiavone del RIS sorprende l’aula con la dinamica della caduta nel vuoto.

La ricostruzione fatta con un software in uso alla Sapienza di Roma porta a ritenere che l’ipotesi più probabile sia proprio quella, finora sostenuta nelle precedenti indagini, di un gesto “anticonservativo“: David Rossi appeso alla sbarra, posta di fronte alla finestra, con il corpo rivolto alla parete si lascia cadere e precipita a terra, il colpo fortissimo provocherà, diranno i medici legali, prima la frattura della pianta del piede, subito di seguito al bacino, quindi ad alcune costole e alla parte posteriore del capo .

Difficile, dice il colonnello, che qualcuno lo abbia sostenuto per i polsi o le ascelle e poi lasciato precipitare. Lo avrebbe impedito il climatizzatore antistante la finestra e il davanzale molto basso con un troppo alto rischio di precipitare nel vuoto con la vittima: mancavano i punti di appoggio e in ogni caso i modelli che ricostruiscono la caduta, simulata con un manichino antropomorfo, non sono compatibili con la posizione finale del corpo dopo il salto nel vuoto.

Il Colonnello Giannetti del RACIS a sua volta dissipa ogni dubbio sulla data della mail con la quale il dr. Rossi preannunciava in qualche modo il suo suicidio e su cui sono stati avanzati dubbi: la mail, si diceva, risulta avere data posteriore di tre giorni alla morte. Ma, precisa subito l’ufficiale dei Carabinieri, si è trattato di mera procedura aziendale di archiviazione interna alla banca, nulla di strano quindi, la data della mail nel computer del dr Rossi era antecedente il decesso. “La mail di help del dottor Rossi in cui manifestava le sue intenzioni di suicidarsi si trovava nel pc di Rossi, in un file di archivio della posta elettronica esportata da Mps e nel pc portatile che è stato successivamente restituito alla famiglia”, ha spiegato il colonnello aggiungendo come “di questo pc non abbiamo la copia forense originale che è risultata danneggiata e non è stata più utilizzata”.

La scoperta, invece, su una chiavetta di 8 gigabyte di un secondo filmato rappresenta, però, la principale novità. “Prima – riferisce l’ufficiale – ci era stato detto che le chiavette dei filmati della banca erano due da 4 gigabyte, ma agli atti processuali ne risultano due: una di 8 e una di 4 giga, ed è in quella da 8 giga che abbiamo scoperto un secondo filmato cancellato che riprende una seconda uscita della banca e due persone.

Chi e perché ha cancellato quel filmato non è dato sapere, il fatto è stato immediatamente posto all’attenzione degli inquirenti di Genova che, precisa l’onorevole, Zanettin, hanno (avrebbero? ndr) appurato che quelle persone riprese a video non sarebbero in alcun modo coinvolte.

Mistero, invece, sulle foto trovate nel computer in uso all’ex funzionario di banca, foto di un nudo femminile, con una ragazza dai lineamenti asiatici scattate probabilmente in Thailandia. Su quelle foto servirebbero approfondimenti dice Giannetti, i file non sono riconducibili al dr. Rossi, per cui resta aperto il quesito su a chi apparterrebbero.

È , quindi, il turno del Colonnello Tomassetti dei ROS, il reparto che investigava sui tabulati telefonici del dr, Rossi, circa quattro mesi di telefonate. L’ufficiale, dopo aver chiarito alcuni dettagli sulle telefonate ricevute dal Rossi, sottolinea due episodi non chiariti: una lunga chiamata effettuata da Rossi a un numero sconosciuto e una di altra persona senza i riferimenti a tabulato della cella utilizzata.

Infine, i medici legali chiariscono alcuni aspetti essenziali. Il primo, Rossi era cosciente al momento della caduta, nessuno lo avrebbe narcotizzato: lo rivelano sia l’indagine condotta sui capelli, che non ha riscontrato tracce di alcun genere di sostanza, sia il fatto che i muscoli delle gambe erano contratti quasi a voler proteggere il corpo dall’impatto. Infatti, le ossa del piede sono quelle che hanno risentito di più della caduta, mentre i legamenti del ginocchio sono integri.

Tuttavia i medici, pur evidenziando che le lesioni sono compatibili con la caduta, sottolineano che ve ne sono alcune che difficilmente si spiegano, come le lesioni alle braccia, sia quella destra che la sinistra e al volto, mentre quella al polso, di cui molto si è parlato, sarebbe compatibile sia con la caduta che con una torsione dello stesso.

Quelle lesioni dicono i medici al massimo sarebbero risalenti a dodici ore prima il fatto e siccome nessuno aveva notato nulla sino alle diciotto del giorno del tragico evento si può ritenere che possano essere antecedenti di poche ore alla morte.

Qui le evidenze divergono dai rilievi del RIS, che escluderebbero, come si è visto, l’ipotesi del Rossi trattenuto per le braccia o i polsi e poi lasciato cadere nel vuoto: ma allora come spiegarle, sono traumi autoinflitti? Pare improbabile, ma siamo nel campo delle supposizioni.

In conclusione, dicono, ancora i medici David Rossi è morto per politraumatismo e in seguito ad una agonia di circa venti minuti, per il sangue che si è riversato nei polmoni per cui non è escluso che con un intervento rapido ci sarebbero state chance di sopravvivenza.

La Commissione, conclude il Presidente Zanettin, “ha individuato altri campi di indagine, però la crisi di Governo con il possibile scioglimento anticipato delle camere potrebbe decretare anzitempo la fine dei lavori, in quel caso il tutto verrebbe inviato alle procure inquirenti con le quali il rapporto di collaborazione è stato ottimo”.

E chiuderebbe i lavori anche la Commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario…