West Nile, seconda vittima nel Padovano: cresce la preoccupazione in Veneto

338
16 pazienti ricoverati Zanzara West Nile Virus
West Nile: puntura zanzara

Cresce la preoccupazione in Veneto per la diffusione del West Nile. Martedì scorso, 19 luglio, il virus trasmesso dal morso di zanzare ha fatto la seconda vittima in regione.

Un anziano di 77 anni residente nella provincia di Padova, è morto all’ospedale di Schiavonia, dove era stato ricoverato con un quadro di encefalite da West Nile. L’uomo era affetto da più patologie.

Solo la scorsa settimana, nella stessa provincia, a Piove di Sacco, si era registrato il primo decesso in Veneto per West Nile. Qualche giorno fa, la Direzione Prevenzione della Regione Veneto, informava di aver avviato già in primavera tutte le misure di sorveglianza previste per le malattie trasmesse da vettori quali la Febbre del Nilo. 

Attualmente – come riportato da Ansa Veneto – il quadro delle encefaliti comprende il paziente deceduto la scorsa settimana a Piove di Sacco (Padova), uno ricoverato sempre a Piove di Sacco in Terapia intensiva, confermato positivo alla West Nile, un terzo paziente ricoverato a Schiavonia, in miglioramento, un quarto in Azienda Ospedaliera a Padova. L’attività di monitoraggio ha evidenziato la presenza di due soggetti asintomatici donatori di sangue, positivi alla West Nile. Il Dipartimento di Prevenzione, con la parte veterinaria, registra due cavalli infetti dal virus con sindromi neurologiche.

Dal 2020 in Italia è in vigore il Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025, che ha sostituto i Piani annuali elaborati dalla Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari, di concerto con la Direzione Generale della prevenzione sanitaria.

Cliccando qui potrai leggere tutte le raccomandazioni dettate dal Ministero della Salute.

La Regione Veneto ha realizzato un’informativa per sensibilizzare la popolazione sui rischi e i sintomi dell’infezione da West Nile virus.