Riforma delle Ipab, Sbrollini contro Zaia: “un ritardo imperdonabile che va a spese delle famiglie”

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Per troppe famiglie inserire un proprio caro in una casa di riposo non è più un diritto, ma un privilegio pagato a caro prezzo. I Centri servizi pubblici per anziani erano un fiore all?occhiello del Veneto, ma l?immobilismo di Zaia li sta affondando – afferma in una nota Daniela Sbrollini, senatrice del Pd – La situazione è grave e la Giunta Regionale sembra immobile. All?inizio dell?anno l?Assessore Regionale aveva dichiarato che ?Il 2018 dovrà essere l?anno della riforma in Veneto degli istituti pubblici di assistenza e beneficenza?, ormai stiamo arrivando alla fine e non c?è ancora nulla.

L?attesa della riforma è quasi diventata maggiorenne: la legge statale 328 è del  2000 e il Veneto è l?unica Regione inadempiente. Galan prima e Zaia poi hanno promesso e ripomesso ma i fatti sono a zero ? incalza la Senatrice – la popolazione continua a invecchiare: gli over 65 sono oltre un milione ed hanno bisogno di servizi.  Le pensioni spesso sono molto al di sotto delle rette e le Ipab, senza interventi normativi da parte della Regione, sono al collasso con bilanci in rosso. Il mancato aumento del valore della quota sanitaria (contributo della Regione) erogate ai centri per anziani, fermo al 2009, ha come conseguenza un?impennata della quota alberghiera (a carico delle famiglie) che in nove anni è aumentata del 50 % passando da 1.200 a 1.800 Euro. Così non si tutelano gli anziani! Altro che riconoscenza per quanto dato nel corso della vita. La retorica del sacrificio per far crescere il Veneto, continuamente sbandierato dalla propaganda Zaiana, trova questa vera risposta: arrangiatevi. La mancata riforma significa che migliaia di famiglie devono pagare per intero la quota alberghiera per inserire in casa di riposo un proprio caro, una decisione già di per sé difficile e tristissima.

Altro che non mettere le mani in tasca ai veneti: questa è una tassa occulta che vale ogni anno oltre 100 milioni?. Cresce il bisogno di presa in carico di pazienti cronici e di risposte flessibili e integrate a livello territoriale. Ma la Regione latita ? continua la Senatrice Sbrollini – e le famiglie sono costrette a ricorrere a badanti con una spesa stimata quasi il doppio di quanto viene stanziato dalla Giunta per gli inserimenti nei centri anziani. Insomma il privato si sostituisce alla Regione. Tanto più che gli ospedali di Comunità e le unità riabilitative, pur previste dal Piano Sociosanitario restano idee sulla carta. La nuova programmazione viene tolto alle Ipab il ruolo di regia nelle organizzazione dei servizi del territorio. I Centri per anziani fino a qualche anno fa erano una ricchezza per il nostro territorio, adesso rischiano di essere colpevolmente affossati dalle non scelte di Zaia. Occorre intervenire prima che sia troppo tardi.