Il report regionale sul virus West Nile riferisce di un aumento di 57 casi registrato in Veneto nell’ultima settimana: a oggi le persone affette sono 283, mentre nel bollettino precedente erano 227.
Si tratta di casi registrati e confermati in Veneto, dei quali 161 di febbre WNF (erano 123) e 122 (erano 104) della forma neuroinvasiva.
“Sono questi – informa la Regione Vebeto – i dati contenuti nel bollettino numero 8 di Sorveglianza delle Arbovirosi, emesso oggi dalla Direzione regionale Prevenzione. Il Report numero 8 indica anche 15 decessi (uno in più), in persone dell’età media di 83,1 anni, per l’80% maschi. Sono inoltre 28 i casi confermati nei donatori di sangue che vengono testati prima della donazione.
La febbre West Nile è provocata dal virus West-Nile, trasmesso dalla puntura di zanzare infette all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli. Le zanzare appartengono al genere Culex (specie C. pipiens), mentre come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi e corvidi, dove il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi (80%). Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo (febbre, WNF). Meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva, WNND). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età.
Il bollettino contiene anche i conteggi di altre virosi: la febbre Dengue fa registrare 17 casi (uno in più), tutti provenienti da Paesi esteri (Brasile, Cuba, Kenya, Maldive, Sri Lanka Thailandia e Togo). Il Toscana Virus conferma i 3 casi precedenti, tutti segnalati dalla provincia di Padova. Nessun caso, infine, di Chikungunya, Zika e Usutu.
Il Bollettino illustra anche una serie di informazioni utili per prevenire la puntura delle zanzare che, se infette, possono provocare la patologia”.
Nel dettaglio il Padova e Treviso continuano ad essere le province più colpite: rispettivamente con 135 e 59 casi. 26 quelli accertati in Provincia di Vicenza. Solo 2 nel Bellunese.