Aumento indennità amministratori: il consigliere Rolando del PD fa i conti in tasca a Rucco e ai suoi

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Domanda di attualità di Giovanni Rolando (PD) aumento indennità
Giovanni Rolando (PD)

Aumento indennità per sindaco e assessori. Secondo il consigliere di minoranza del Comune di Vicenza, Giovanni Rolando, dal nuovo anno, ai sindaci dei comuni oltre i 100 mila abitanti, come appunto Vicenza, spetteranno aumenti dello stipendio.

Stando a quanto riferito dal consigliere del Partito Democratico, dovrebbero quindi toccare circa 9mila euro al mese al sindaco Francesco Rucco (ieri in piazza con i commercianti e cittadini alla manifestazione sul Caro Bollette, leggi qui), poco meno di 7mila euro al vicesindaco Matteo Celebron, e 5 mila e 500 euro circa al presidente del consiglio Valerio Sorrentino e agli assessori. Aumenti approssimativamente calcolati sui 1000 euro mensili e altri ne sarebbero previsti nel 2024.

Questi calcoli hanno quindi spinto il consigliere dem a presentare una nuova interrogazione.

“A partire dal 2022 – spiega -, la norma di legge di bilancio prevede un importante contributo per compensazione, a carico dello Stato, per ristorare i Comuni degli oneri conseguenti”.

Poi sottolinea come aumenti non si sono verificati invece in merito ai compensi ai semplici consiglieri, poiché “il gettone di presenza per i consiglieri comunali del Comune di Vicenza è inalterato da anni e fissato a 36,15 euro lordi, sia per lo svolgimento dei lavori del consiglio comunale, che per le commissioni consiliari permanenti e per la conferenza dei capigruppo”.

Quindi chiede all’amministrazione comunale di Vicenza “se quanto su rappresentato corrisponde al vero“. Dovrebbe essere così, non solo per Vicenza, almeno stando a questo contenuto trovato online che parla proprio dei meccanismi e dei riferimenti normativi circa l’aumento delle indennità degli amministratori.

E ancora: “Se il Comune di Vicenza ha percepito un contributo dallo Stato, per ristorare il Comune stesso degli oneri conseguenti alle maggiorazioni delle indennità a sindaco e amministratori; a partire da quale data e a quanto ammonta tale contributo.

Se – chiede infine Rolando – esiste una norma o dei criteri generali per definire l’ammontare del gettone di presenza per i consiglieri comunali uguale per i comuni della stessa classe demografica.

Avendo constatato che nei comuni capoluogo di provincia del Veneto esistono differenze di non poco conto, ovvero se ogni comune capoluogo ha facoltà di definire autonomamente il gettone di presenza dei consiglieri e con quali modalità e criteri.

Così come per i contributi per spese relative all’esercizio della funzione come acquisto strumenti tecnologici, materiale, acquisto libri e giornali, aggiornamento e altro che nel comune di Vicenza è da anni pari a zero euro”.