Vicenza, arrestato dalla Polizia marocchino di 29 anni: deve scontare pena per rapina aggravata

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questura di Vicenza attività di controllo

Y. M., cittadino marocchino di 29 anni è stato arrestato dalla Polizia a Vicenza e trasferito nel carcere cittadino.

Sull’uomo gravava una pena di 5 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione per i reati di rapina aggravata, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, false attestazioni sulla propria identità, oltraggio a Pubblico Ufficiale, atti persecutori e lesioni volontarie.

È stato rintracciato nelle scorse ore a Vicenza, dove risiede, dagli Agenti della Divisione Anticrimine della Questura. Il marocchino è stato arrestato poiché destinatario di un Provvedimento del Giudice di Sorveglianza del Tribunale di Verona.

Y. M. – sostengono dagli uffici della questura vicentina – risulta essere regolare sul territorio nazionale, ma già destinatario di della misura di prevenzione personale dell’Avviso orale emesso dal Questore Paolo Sartori.

Al termine delle attività di polizia giudiziaria, Y. M. è stato trasferito nella casa circondariale di Vicenza per scontare la pena.

L’arresto del marocchino 29enne è stato effettuato nel corso dei controlli straordinari del territorio da parte delle forze dell’ordine che, per l’occasione data dalle elezioni politiche del 25 settembre, prevedevano inoltre servizi di vigilanza sull’afflusso ai seggi da parte dei votanti nel capoluogo e nella Provincia di Vicenza.

All’esito delle operazioni di controllo del territorio, inoltre, il questore ha emesso anche 2 avvisi orali, 3 fogli di via obbligatori e 3 decreti di allontanamento dal territorio nazionale.

“In questo fine settimana – ha evidenziato il questore Paolo Sartori al termine delle operazioni –, i controlli straordinari interforze del territorio sono stati orientati soprattutto a garantire il regolare svolgimento delle elezioni politiche e il regolare afflusso ai seggi da parte degli elettori.

Il controllo sistematico dei parchi e delle aree urbane è di fondamentale importanza per monitorare eventuali presenze di soggetti dediti alla commissione di attività criminali, o comunque pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, e dare così una concreta risposta alle esigenze della cittadinanza”.