Nel post elezioni per la Lega è tempo di riflessioni attente sul risultato che presenta momenti di luce ma anche ombre. Nella sostanza, il Carroccio gioisce per la vittoria della coalizione di Centrodestra che quasi certamente invierà la Meloni a Palazzo Chigi come primo presidente donna della storia Italiana. Dall’altra lui e i suoi non possono non fare i conti con l’arretramento del partito nelle preferenza dei votanti.
Ecco cosa ha detto in merito Matteo Salvini, leader della Lega, commentando l’esito della consultazione nazionale, di cui abbiamo scritto in un altro articolo di oggi. “Sono cento tondi i parlamentari della Lega al lavoro da domani. Siamo il secondo partito del Centrodestra e ce la giochiamo con il Pd come secondo in assoluto”.
Sul Governo, il Centrodestra dovrebbe avere ampie maggioranze nei due rami del Parlamento, “conto – ha detto Salvini – che per almeno cinque anni si tiri dritto senza cambiamenti con una maggioranza chiara di Centrodestra”.
Sulla Meloni, sentita via messaggi, il leader leghista si complimenta e dice “è stata brava: lavoreremo insieme a lungo. È stata premiata l’opposizione – ha aggiunge -. Fdi è stata brava a fare una forte opposizione”. Quanto alla Lega, presente nel Governo Draghi, “aver governato quasi due anni non è stato semplice, ma considerando come era la situazione lo rifarei”.
Salvini inoltre ha ammesso che il risultato della Lega “non mi soddisfa”, ma “con il 9% siamo in un governo di centrodestra in cui saremo protagonisti. Entro la fine dell’anno, faremo i congressi in tutte le 1400 sedi. Poi faremo l’anno prossimo i congressi provinciali e regionali”.
Queste invece le dichiarazioni di Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto: “Il voto degli elettori va rispettato perché, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, ‘il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega’. È innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni.
È un momento delicato per la Lega – ha aggiunto – ed è bene affrontarlo con serietà perché è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l’elettore a scegliere diversamente”.
E l’autonomia? “Per noi – ha detto Zaia – resta un caposaldo sul quale non transigeremo minimamente nei rapporti con il prossimo Governo”.