Atti vandalici a danno del Caracol di Vicenza sono stati compiuti da ignoti presumibilmente di notte, tra la chiusura delle urne e il mattino seguente. Segni, avvertimenti, bravata? C’è da riflettere sulle possibili risposte che potrebbero venire fuori dai rilievi della polizia, allertata dai responsabili.
Questi ultimi spiegano cosa hanno notato di buon ora ieri, al loro rientro nella sede di Viale Francesco Crispi. “Abbiamo trovato una bottiglia rotta e adesivi fascisti davanti al portone, e abbiamo notato segni di forzatura della porta di ingresso. All’interno dell’osteria bottiglie sparite, tra cui quelle poi gettate sul portone, una bici rubata, piccole cose per un gesto invece molto preoccupante”.
Sì, perché non manca il riferimento al fatto che quando presumibilmente sono stati compiuti questi atti vandalici era stato diffuso l’esito delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Anche se non ufficialmente, era chiaro però che gli italiani avessero scelto un Governo di Centrodestra a trazione Fratelli d’Italia.
“Qualche balordo – spiegano ancora dalla struttura gestita dall’associazione Caracol Olol Jackson – con in tasca adesivi come ‘colpevoli di essere bianchi‘ e ‘good night white left pride‘, magari in preda all’alcool per i festeggiamenti, ha deciso che si poteva forzare l’ingresso della nostra struttura e vandalizzarla.
Sia chiaro – aggiungono -, non gridiamo all’attacco organizzato, qui non c’è nessuna dimensione strutturata e organizzata e questo se possibile è ancora più grave perché ci dà la misura del clima che respireremo nei prossimi mesi. C’è chi si sente legittimato a festeggiare così la vittoria del blocco più di destra in Italia nel dopoguerra”.
Nessun attacco organizzato e anche nessuna paura, dicono gli attivisti che aggiungono: “Come abbiamo sempre fatto lotteremo per la difesa degli spazi di democrazia e da qua ai prossimi mesi le battaglie si faranno sempre più importanti e noi le vivremo in prima fila, come sempre.
Luoghi come Caracol sono già stati colpiti con il fuoco fascista, lo ricordiamo, dopo che il comune di Vicenza ha ritirato la clausola antifascista. Luoghi come Caracol saranno, senza arretrare di un centimetro, presidi antifascisti e antirazzisti del territorio, senza paura.
Qui siamo e qui saremo, ai nostri posti ci troverete”.
Il messaggio conclusivo invita anche a partecipare al Reset_Fest, in programma dal 30 settembre all’8 ottobre, strutturato in discussioni e sperimentazione politica, artistica e culturale.
“Il 30 settembre di cinque anni fa – informano dal Caracol – ci lasciava Olol, amico e compagno di anni di lotte e battaglie. Da allora abbiamo mosso i primi passi per costruire un esperimento sociale e politico nel nostro territorio, capace di rappresentare il sogno che ne aveva animato l’attività politica.
Caracol Olol Jackson nasceva dall’onda lunga della battaglia No Dal Molin nella nostra città e muoveva dalla necessità di ancorare, qui ed ora, il sogno alla realtà, di rappresentare attraverso la costruzione di un esperimento di mutualismo dal basso la possibilità di indicare nuove istituzioni del comune”.