Cornedo vicentino, hashish e marijuana nel bosco. Carabinieri di Valdagno arrestano un ventiduenne

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Hashish e materiali per confezionamento ritrovati dai carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Valdagno (qui altre nostre notizie sui carabinieri, ndr) nel corso della mattinata del 1° ottobre hanno tratto in arresto un giovane, classe 2.000 di Cornedo, per detenzione a fini di spaccio di hashish e marijuana.

Nel corso dei servizi di controllo del territorio svolti dai militari di Valdagno veniva notato il ventiduenne aggirarsi nei pressi della zona boschiva presente tra le contrade Battilana e Vigolo di Cornedo Vicentino.

Bidone per vernice industriale con all’interno marijuana e hashish
Bidone per vernice industriale con all’interno marijuana e hashish

Grazie alla conoscenza del territorio venivano quindi organizzati dei servizi di controllo mirati nella zona, che nell’arco di alcuni giorni permettevano di individuare nel sottobosco un bidone per vernice industriale con all’interno 700 grammi di marijuana e 15 di hashish.

Il Nucleo operativo e radiomobile, a seguito di accertamenti, riusciva a raccogliere elementi utili per giungere ad individuare chi fosse il possessore dello stupefacente rinvenuto.

Nella mattinata del 1° ottobre i militari dell’Arma davano così avvio ad una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del ventiduenne alla ricerca di ulteriori elementi corroboranti quelli già raccolti. Durante la perquisizione venivano di fatto rinvenuti altri 70 grammi di hashish, materiale per il confezionamento dello stupefacente, un bilancino di precisione e  135 euro verosimile provento di attività illecite. L’Autorità Giudiziaria berica, informata, disponeva di sottoporre il ventiduenne ad arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida in cui dovrà rispondere di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti in violazione dell’art. 73 del DPR 309/90.

Si precisa che tutte le attività poste in essere dai militari operanti ed il conseguente deferimento in stato di arresto sono provvedimenti adottati d’iniziativa da parte degli stessi militari procedenti e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.