Si è tenuta a Torino l’edizione 2022 di Terra Madre Salone del Gusto, il più grande evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari.
Terra Madre debutta nel 1996 per iniziativa di Slow Food, associazione internazionale no profit, nata a Bra (in Piemonte) e presente oggi in 160 Paesi del mondo. Ed è proprio la rete di Slow Food nei 5 continenti ad avere progressivamente fatto crescere l’evento, animando ogni edizione con nuove idee e contenuti.
A differenza delle edizioni passate, quest’anno gli organizzatori – in accordo con le Istituzioni cittadine – hanno deciso di allestire la manifestazione presso gli spazi di Parco Dora, zona post-industriale della città di Torino situata nell’area di Spina 3, dove fino agli anni Novanta sorgevano i grandi stabilimenti produttivi della Fiat e della Michelin. La zona si estende per circa 456.000 m² ed è per questo che è apparsa in linea con le caratteristiche necessarie a ospitare un evento di tale portata e motivo per cui è stata scelta questa sede piuttosto che optare per i classici poli fieristici cittadini.
Leggendo i feedback sui giornali e in rete su come sia andato l’evento si nota una certa discordanza di opinioni.
Tanto rumore si è fatto per i disservizi che hanno colto di sorpresa i fruitori arrivati dalle più disparate aree nazionali e internazionali.
La mancanza di parcheggi, di linee di trasporto, la sistemazione forse un po’ confusa dei banchetti allestiti a presentare i prodotti scelti e, forse, anche la mancanza di spazio per il troppo affollamento sembrano aver reso la scelta della location un po’ azzardata e poco funzionale alla sua fruizione.
È certo che, per potenziare una zona un tempo disfunzionale e oggi rifunzionalizzata anche a fucina di attrazione per l’accoglimento di attività varie, ci voglia tempo; servono infatti a tale scopo una certa organizzazione sistemica sul territorio, una rete associativa potenziata, così come una programmazione costante nel tempo e, infine, un dialogo coscienzioso e consapevole fra circoscrizioni e città.
Per promuovere realtà per tanto tempo emarginate, si deve puntare a rivitalizzarle proprio attraverso l’organizzazione di grandi eventi, atti a far conoscere anche le realtà periferiche.
Inoltre, senza una programmazione strutturata, tante possono essere le mancanze che un evento di grande portata può rivelare in una zona certamente affascinante e piena di elementi attrattivi, ma che, per carenza di spazi e di strutture preposte al suo accoglimento, può risultare poco funzionale alla sua piena fruizione.
Per rivalutare gli spazi periferici cittadini occorre lavorare sul territorio con costanza di intenti, con programmazione e visione.
Anche a questo serve il ‘Paniere meritocratico’, che può fare la sua parte nella valorizzazione delle esperienze capaci di creare benessere.
La strategia è mettere a sistema tutte le realtà che dimostrano il Legame con il territorio, il valore dell’Innovazione, le caratteristiche identitarie differenzianti che rendono al tempo stesso Competitivi e collaborativi per lo sviluppo economico, Ecologico ed ambientale e sociale per Tutelare la qualità della vita di tutte le persone.
Per questo Meritocrazia Italia, per il tramite del suo Dipartimento Turismo e Benessere, prima dell’evento ha proposto una call of proposal rivolta anche al fine di ascoltare le opinioni dei fruitori del Salone del Gusto – Terra Madre (un semplice questionario disponibile al link
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdtrqcC9Txt1gwvxNPqUCdtaR0DFeuOBG_La4gmx7OrO9FPSw/viewform).
Riepilogandone gli esiti, secondo i criteri di valutazione partecipata del sistema LICET®, il Salone del Gusto Terra Madre si è rivelato un successo, perché è riuscito ad avvicinare imprese e persone, coordinando gli argomenti di confronto sul cibo e sullo sviluppo sostenibile per una ripresa dei territori.
Queste, in forma aggregata, sono le considerazioni finali ottenute secondo i criteri di valutazione:
0-15% = valore non considerato (No Value);
16-25% = valore iniziato ad essere considerato (Beginner);
26-50% = valore considerato in modo incostante (Active);
51-75% = valore ben gestito (Skilled);
76-100% = valore considerato con ottimi risultati (Advanced).
Legame con il territorio: 70%.
Punto forza: prodotti tipici/tradizione, identità.
Punto miglioramento: maggiore educazione della cultura territoriale.
Innovazione: 40%.
Punto forza: scambio di conoscenze, incontri info/formativi.
Punto miglioramento: maggiore coinvolgimento delle persone (non ci sono solo “mangiatori”, ma suggeritori di miglioramento, se resi maggiormente consapevoli).
Competitività: 50%.
Punto forza: location post-industriale molto ampia.
Punto miglioramento: si sarebbero potute ottimizzare la logistica allargando gli spazi e l’accessibilità con navette.
Eco sostenibilità: 75%.
Punto forza: volontari a presidio dei luoghi di raccolta differenziata.
Punto miglioramento: maggiore attenzione al verde cittadino.
Tutela delle persone: 65%.
Punto forza: sensibilizzazione per la sana alimentazione.
Punto miglioramento: gestione dei flussi e sicurezza.
——
Fonte: GRANDI EVENTI E SVILUPPO DEL TERRITORIO