Divieto di accesso ai pubblici esercizi di Vicenza per un 41enne e un 31enne, entrambi del posto, per allarme sociale e comportamento molesto. La decisione è stata presa dal Questore di Vicenza, Paolo Sartori, al termine dei controlli in città svolti nel weekend appena concluso.
Nel primo caso, il divieto di accesso ai pubblici esercizi è stato indirizzato nei confronti di M. R., queste le sue iniziali, vicentino di 41 anni già noto alle forze dell’ordine. Avrebbe manifestato un comportamento aggressivo e violento creando allarme sociale fra gli esercenti dei commercianti della zona di Ponte degli Angeli.
Il divieto disposto dalla questura ha una validità di due anni. Oltre che agli esercizi pubblici della zona, “il divieto si estende anche allo stazionamento nelle immediate vicinanze”, precisano dagli uffici di Viale Mazzini.
Durerà invece per un anno un analogo provvedimento assunto nei confronti di C. A., anch’egli di Vicenza, un 31enne pregiudicato, destinatario inoltre di un Daspo Urbano. L’uomo, non potrà accedere o fermarsi nelle immediate vicinanze dei pubblici esercizi e dall’area urbana della Stazione Ferroviaria di Vicenza.
Il provvedimento è stato adottato sempre dal questore Sartori a seguito dei numerosi interventi fatti da personale della Polizia Ferroviaria a causa della condotta mantenuta dal 31enne in numerose occasioni, molestando e infastidendo i viaggiatori dello scalo ferroviario e creando, in tal modo, un preoccupante allarme sociale.
“La violazione di questa misura di prevenzione da parte dei due destinatari comporterà la reclusione da sei a due anni e una multa da 8.000 a 20.000 euro”.
Nel novero dei provvedimenti scaturiti dai controlli delle forze dell’ordine, sono stati inoltre disposti 4 fogli di via obbligatori dal Comune di Vicenza, 5 avvisi orali e 3 ordini di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari che, durante i controlli, sono risultati irregolari in Italia e con a proprio carico pregiudizi penali o di polizia.
“Nei fine settimana – ha precisato Sartori -, con il moltiplicarsi delle iniziative culturali, commerciali e turistiche i fenomeni di microcriminalità tendono a diffondersi in maniera fisiologica.
Ed è proprio in questo contesto che le attività di prevenzione poste in atto dalle forze di polizia ci consente di contrastare e di tenere sotto controllo le diverse espressioni di illegalità e di degrado”.