Donne iraniane, presentata una risoluzione dall’opposizione in Consiglio regionale del Veneto

969
Masha Amini donne iraniane donna vita libertà
Masha Amini

Sul tema delle donne iraniane si registra un intervento della politica veneta con la presentazione in Consiglio regionale di una risoluzione dalle consigliere e dai consiglieri di opposizione a palazzo Ferro-Fini.

“Non si può ignorare il grido di dolore e la richiesta di solidarietà delle donne iraniane che affrontano coraggiosamente in prima linea le forze di polizia – dicono i consiglieri -, forti del loro desiderio e della loro rivendicazione di libertà e di dignità per superare discriminazioni e oppressione.

La loro lotta in favore della libertà di essere semplicemente delle persone e, in quanto tali, libere e meritevoli di ogni rispetto, va sostenuta ad ogni livello. Anche dall’istituzione regionale”.

Nel testo viene ricordata la vicenda di Masha Amini, la ventiduenne “arrestata dai reparti di polizia morale perché, a loro dire, andava rieducata, dato che indossava male il velo facendone fuoriuscire una ciocca di capelli, e morta a distanza di poche ore nel reparto medico del centro detentivo in cui era stata trasferita.

Nelle grandi città iraniane – proseguono i componenti dell’opposizione – si assiste alla rivolta di donne e uomini di ogni età. Oggi le donne iraniane manifestano al grido di Donna, Vita, Libertà liberandosi del velo e tagliandosi i capelli anche nel ricordo di Hadith Najafi, a sua volta uccisa durante le prime proteste di piazza perché aveva sfidato la polizia morale togliendosi il velo e legandosi i capelli.

Non si tratta di opposizione ideologica o politica, ma della richiesta di libertà ed emancipazione delle donne che hanno trovato la forza di scendere in piazza per rivendicare i loro più elementari diritti. La Risoluzione dispone infine la trasmissione dell’atto al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro per gli Affari Esteri”.

I firmatari della risoluzione sono Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis (Partito Democratico), Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), Cristina Guarda (Europa Verde), Arturo Lorenzoni (Gruppo misto) ed Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo).