Il deputato alla Camera e segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, ha commentato con un post su Facebook gli ultimi sviluppi del processo in appello sul crac di Banca Popolare di Vicenza.
Come riportato da queste pagine (leggi qui l’ampio articolo di Fulvio Cavallari), ieri la Corte di appello di Venezia ha sentenziato rivedendo al ribasso le pene mentre sono andati prescritti molti reati.
“Strano paese il nostro – scrive Fratoianni -. Crac Monte dei Paschi, costato allo Stato ad oggi 5,4 miliardi di euro: tutti assolti. Crac Banca Etruria: tutti assolti. Crac Veneto Banca: una condanna e una prescrizione in attesa dell’appello.
È di ieri invece la sentenza sul crac di Banca Popolare di Vicenza: prescritti due reati su tre e pene dimezzate a fronte di famiglie, lavoratori e pensionati che hanno visto andare in fumo i risparmi di una vita.
La retorica delle manette non mi appartiene – aggiunge il deputato -, non mi è mai piaciuta e non credo sia la soluzione. Faccio solo fatica a credere che non sia mai colpa di nessuno se una banca va gambe all’aria, insieme ai soldi di cittadine e cittadini. Se ti coltivi tre piante di marijuana sul balcone rischi conseguenze ben più gravi.
Già, davvero uno strano Paese”, conclude.