Una operazione coordinata dalla Questura di Vicenza e focalizzata sugli edifici abbandonati è stata svolta dalle forze dell’ordine dal pomeriggio alla tarda serata di ieri: interessato in particolare dai controlli uno stabile in stato di degrado tra Via Genova e Via Torino.
Come informano dagli uffici di Viale Mazzini, nell’immobile sono state riscontrate evidenti “tracce di presenze non autorizzate da parte di soggetti soliti utilizzare luoghi come questo quale punto di riferimento per bivacchi o, fatto ancor più grave, per compiere attività illecite”.
La questura di Vicenza richiamerà la proprietà “per la seconda volta nel giro di pochi mesi” a “predisporre obbligatoriamente idonei sistemi di difesa passiva e tutte quelle accortezze necessarie ad evitare l’ingresso di intrusi, nonché riguardo alle possibili responsabilità di carattere civile e penale nelle quali può incorrere”.
Una circostanza del tutto simile a quanto avvenuto tempo fa proprio nello stesso stabile (leggi qui la cronaca) e sempre nell’ambito di controlli agli edifici abbandonati di Vicenza.
Le operazioni, che hanno interessato anche il quartiere Laghetto per via della recrudescenza di episodi di microcriminalità diffusa come aggressioni e furti, ha condotto all’emanazione di alcuni provvedimenti firmati dal questore Paolo Sartori.
Ovvero, 4 Fogli di Via Obbligatori, 2 Ordini di Allontanamento dal Territorio Nazionale e
2 Avvisi Orali.
“Ci sono aree urbane che più di altre appaiono potenzialmente inclini a divenire luoghi di degrado e di ritrovo abituale di individui dediti alla commissione di reati, dove maggiore è il rischio che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati, talvolta privi del necessario titolo per soggiornare nel nostro Paese – ha evidenziato Sartori –.
In tale contesto, il controllo sistematico degli edifici abbandonati è di fondamentale importanza per monitorare eventuali presenze di soggetti dediti alla commissione di attività criminali. Lo stato di degrado ed abbandono in cui versano questi edifici verrà ulteriormente evidenziato a chi ne ha la responsabilità, affinché si adottino tutte quelle misure di vigilanza e di difesa passiva necessarie ad evitare che tali situazioni possano generare problemi di ordine e sicurezza pubblica nonché di tipo sanitario, con conseguenti responsabilità di carattere penale e civile in capo a chi ha il dovere giuridico di impedirli”.
