Costi dell’energia negli ospedali veneti aumentati di 300 milioni di euro, Lorenzoni (Gm): “Impianti fotovoltaici nei parcheggi”

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Arturo Lorenzoni

Impianti fotovoltaici nei parcheggi per fronteggiare i costi dell’energia negli ospedali veneti, aumentati di 300 milioni di euro. Questa la proposta di Arturo Lorenzoni, consigliere regionale del Gruppo misto.

“Esiste una soluzione – spiega – per far fronte ai rincari delle bollette dell’energia negli ospedali veneti, per i quali sono previsti incrementi complessivi per circa 300 milioni di euro nell’anno in corso, ovvero l’installazione di impianti fotovoltaici nei parcheggi degli stessi”.

Il portavoce dell’opposizione in consiglio regionale ricorda: “Un anno fa ho presentato un emendamento ad hoc al bilancio, poi cassato dal parlamentino di palazzo Ferro Fini. In questo modo sarebbe stato possibile garantire energia elettrica a tutte le strutture ospedaliere venete a costo conosciuto e contenuto già ora forse, utilizzando delle risorse che la Regione si era assicurata tramite la richiesta di un mutuo.

Nello specifico, il Collegato al bilancio presentato dalla Giunta regionale al Consiglio prevedeva la possibilità di indebitare la Regione per 80 milioni di euro nell’ambito della costruzione degli impianti sportivi per le Olimpiadi 2026. Si poteva utilizzare il debito richiesto per la costruzione della pista da bob a Cortina, quegli 80 milioni di euro poi finanziati dal Governo, per una reale riqualificazione energetica degli ospedali, riducendone permanentemente i costi delle bollette.

A distanza di un anno – sottolinea Lorenzoni – ci si accorge che i costi sono lievitati a dismisura; in realtà, lo sapevamo già allora. Si tratta di una grave mancanza da parte dell’amministrazione regionale, che adesso fa pure la parte di chi ‘piange il morto’.

Mi auguro che quest’anno vengano date risposte efficienti alle necessità della nostra sanità. Le risorse ci sono, non è accettabile bruciare soldi pubblici, che potrebbero essere investiti sul miglioramento dei servizi sanitari, per pagare le bollette a motivo dell’inazione dell’amministrazione. Come ampiamente dimostrato, le alternative ci sono. Certo, occorre avere la visione per metterle in atto”.