Crisi aziendali Veneto, sui tavoli di soluzione pesa cassa integrazione straordinaria per cessazione in scadenza

687
Battaglia di Nikolajewka Elena Donazzan vertenza brenta pcm crisi aziendali veneto
Elena Donazzan

“Molta preoccupazione per le crisi aziendali in Veneto”. Usa queste parole l’assessore al Lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan, esprimendosi sul tema.

Ecco cosa ha ispirato questa constatazione. “Siamo molto preoccupati per la gestione delle crisi aziendali in Veneto – dice -. La cassa integrazione straordinaria per cessazione non rientra, al momento, nella programmazione delle risorse destinate dal Governo alla gestione delle crisi aziendali e, essendo in scadenza il rifinanziamento a fine anno, mettiamo a rischio la gestione di molti tavoli di crisi.

In Veneto abbiamo fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria per cessazione dal 2018, anno nel quale è stata introdotta, in circa 40 casi – spiega Donazzan -. È uno strumento che ci ha aiutato a risolvere positivamente casi come quelli di Ideal Standard, Socotherm, Melegatti e tanti altri. Situazioni complesse nelle quali è stato possibile mettere in campo uno strumento che ha dato il tempo di cercare una soluzione industriale con risposte occupazionali. Non possiamo pensare di non averlo più a disposizione”.

La preoccupazione nasce dal fatto che la misura non è stata rifinanziata all’interno della Legge di stabilità pertanto, salvo proroga, si concluderà a fine 2022. 

“Il vantaggio che offre questo strumento – precisa l’Assessore – è quello di tutelare il lavoratore, nel caso di aziende che decidono di chiudere, dando il tempo per ricercare una soluzione industriale e, quindi, occupazionale. Senza questa via d’uscita sarebbe stato ben difficile risolvere situazioni che avrebbero avuto un impatto sociale ancor prima che occupazionale, come nei casi Ideal Standard di Trichiana e Socotherm di Adria. Per tutti questi motivi è essenziale rifinanziare questa misura”.