La Turchia prevede la reclusione per quella che ritiene diffusione di “notizie false”

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Il parlamento turco ha adottato una curiosa legge, il cui obiettivo è quello di punire la diffusione di notizie considerate false su giornali e internet. A volerla è stato il presidente Recep Tayyip Erdogan con i voti del partito al governo e dei suoi alleati, che controllano la maggioranza parlamentare.

A criticarla, invece, i gruppi di opposizione e le principali organizzazioni internazionali che operano nel Paese e che si sono mostrati molto preoccupati per quello che rimarrà della libertà di stampa in Turchia dopo l’adozione di questa legge.

A voler entrare nel merito, il più controverso sembra essere l’articolo 29 che costringe a tre anni di carcere i giornalisti e chiunque pubblichi dei contenuti ritenuti notizie false o contenuti fuorvianti e che “creino paura e turbamento nell’opinione pubblica”.

Ma una serie di critici – inclusi legislatori dell’opposizione, difensori della libertà dei media e studiosi di diritto – hanno criticato la legge come una minaccia alla democrazia, affermando che le sue vaghe disposizioni potrebbero impattare la libertà di espressione e consentire al governo di perseguire oppositori o giornalisti che pubblicano informazioni su illeciti o corruzione.

Queste preoccupazioni sono particolarmente importanti in vista delle elezioni presidenziali e parlamentari previste per giugno, in cui Erdogan e il suo partito cercheranno di rimanere al potere, nonostante l’inflazione galoppante e altri problemi interni che hanno visto la loro popolarità calare nei sondaggi.

fonte: The Vision