Il Giro d’Italia in Veneto metterà in vetrina le perle del territorio regionale grazie a tre tappe, dalla 17esima alla 19esima, nei giorni dal 24 al 26 maggio 2023.
Ieri, lunedì 17 ottobre, l’edizione numero 106 è stata presentata presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano. Tolto il velo, dunque, al percorso che si snoderà dall’Abruzzo con finale a Roma, per 3.448,6 chilometri totali da percorrere.
E, ovviamente, con passaggio in Veneto con, come detto, tre tappe.
Pergine Valsugana – Caorle
La 17esima tappa, la Pergine Valsugana – Caorle, è in programma mercoledì 24 maggio. I suoi 192 chilometri sono definiti dagli addetti ai lavori come l’occasione buona per rifiatare, per via della sua struttura completamente pianeggiante ma, come spesso accade in questa competizione, preludio a una serie di faticose imprese.
Oderzo – Val di Zoldo
E, infatti, ecco la montagna per la Oderzo – Val di Zoldo, in programma giovedì 25 maggio, con un percorso di 160 chilometri quasi interamente in salita, con pendenze variabili fino al 19%.
Il Cansiglio, dal versante classico di Vittorio Veneto (Passo la Crosetta) è a due passi dalla partenza. Poi tocca affrontare il territorio dell’Alpago fino alla valle del Piave. Dopo Longarone, Pieve di Cadore per scalare la Forcella Cibiana.
Poi uno degli inediti di questa edizione, dopo Forno la salita di Coi con i suoi quasi 4 chilometri oltre il 10% e le punte al 19%. Da lì via verso l’arrivo che dista 5 chilometri tra discesa e risalita pedalabile.
Longarone – Tre Cime di Lavaredo
A chiudere la tre giorni del Giro d’Italia in Veneto, venerdì 26 maggio, la 19esima tappa Longarone – Tre Cime di Lavaredo (Rif. Auronzo), di 182 chilometri con un dislivello di 5.400 chilometri e pendenze fino al 18%. leggasi: Tappone Dolomitico!
Da segnalare l’importanza del passaggio da Longarone nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont. Si passa dall’Agordino e, una volta ad Arabba, i corridori dovranno issarsi sul Passo di Campolongo e il Passo Valparola che immette nella “Scala Santa” delle salite dolomitiche: Passo Giau (versante Selva di Cadore 10% medio circa), Passo Tre Croci e Tre Cime di Lavaredo con le sue pendenze fino al 18%.
Giro d’Italia in Veneto: le parole di Zaia
“Forza, concentrazione, determinazione, bellezza e passione – ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -. Questi gli ingredienti della 106esima edizione del Giro d’Italia, la corsa più dura e spettacolare al mondo, che nel 2023 farà nuovamente tappa in Veneto.
La carovana rosa attraverserà le strade, il litorale e le cime dolomitiche Patrimonio dell’Umanità, luoghi che in passato hanno visto scrivere pagine importanti della storia del ciclismo. Le tappe più dure, ma anche le più avvincenti dell’ultima settimana del Giro, saranno in scena in Veneto.
Per la prima volta Caorle sarà protagonista di un traguardo e di una partenza, che darà il via alla frazione con finale in Val di Zoldo. Da Longarone partirà, infine, il faticoso tappone dolomitico con le Tre Cime di Lavaredo”.
Poi un passaggio sui benefici in termini di visibilità che il Giro arreca ai territori attraversati.
“Sarà un Giro ad altissimo valore sportivo e ambientale per il Veneto, che potrà raccontare il suo territorio ma anche le sue ferite – continua Zaia -. Paesaggi che hanno vissuto sessant’anni fa la tragedia del Vajont e più recentemente quella della tempesta Vaia. Territori che vanno preservati e valorizzati anche attraverso eventi come quello della carovana rosa, che percorrerà le strade di una delle regioni più appassionate del pedale in Italia. I veneti amano lo sport, amano e praticano il ciclismo, amano il Giro d’Italia e sono fieri di seguire da vicino anche l’edizione 2023”.