Alberto Rizzo, presidente del tribunale di Vicenza, è il nuovo capo di gabinetto del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Originario di Bressanone e in servizio a Vicenza per circa 8 anni, ha già provveduto a salutare tutti i collaboratori dei singoli uffici giudiziari vicentini che, in tutto questo tempo, ha contribuito sensibilmente a riorganizzare.
“In maniera estremamente efficiente e moderna – commenta Erika Stefani, senatrice della Lega, ex ministra per le disabilità e avvocatessa valdagnese con studio a Vicenza, sentita questa mattina da ViPiù -. Ecco, se c’è un aspetto che più degli altri va rimarcato sulla sua figura – ha aggiunto – è relativo alle particolari capacità manageriali con le quali ha riorganizzato , rivalutandoli, gli uffici giudiziari di Vicenza.
Come presidente del tribunale, Antonio Rizzo ha saputo affiancare questo aspetto al suo già riconosciuto spessore di giurista, con una visione strategica degli uffici stessi nel loro insieme. È una figura di grandissimo valore – ha proseguito Erika Stefani – e sono certa che l’accoppiata Nordio-Rizzo darà risultati notevoli“.
Capo di gabinetto di ministero: la carica ricoperta da Rizzo è senz’altro una posizione importante, strategica nel funzionamento del dicastero, soprattutto per il compito di raccordo tra l’indirizzo politico indicato dal ministro in accordo col governo e l’appartato burocratico amministrativo ramificato nei vari uffici di collaborazione ministeriale.
Abbiamo quindi chiesto alla senatrice Stefani quali sono le componenti della giustizia italiana che, a suo giudizio, devono da subito essere investite dall’azione del nuovo ministro e della sua squadra.
“Sono tante – risponde a ViPiù -. C’è l’attuazione della riforma innanzitutto, ma la giustizia italiana ha problemi annosi che riguardano soprattutto l’efficienza: la riduzione dell’arretrato, l’efficientamento degli uffici giudiziari e altro. Tutti però – ha aggiunto Erika Stefani – sono indici considerati rilevanti dalle imprese estere per investire in un Paese, quindi estremamente importanti.
Infine – ha concluso la senatrice già due volte ministro e ora segretaria d’aula della presidenza del Senato -, ci sono i grandi temi interni, come la separazione delle carriere e altro che, sono certa, il ministro Nordio affronterà con decisione”.
Anche il senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, anche lui legale di Vicenza, ha espresso il suo pensiero sull’importante nomina di Alberto Rizzo. In attesa di sue considerazioni più dettagliate (mentre scriviamo è impegnato nella Commissione speciale del Senato) le ha espresse molto sinteticamente dal suo profilo Twitter dove ha scritto: “Complimenti ed auguri al dottor Alberto Rizzo, presidente del Tribunale di Vicenza, nominato Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia Nordio. Mi auguro ora che le best practices sperimentate a Vicenza possano diventare patrimonio comune degli uffici giudiziari italiani”.
Alberto Rizzo, 63 anni, ufficializzando la nomina ha detto a Il Giornale di Vicenza: “Vicenza è stata un’esperienza straordinaria. Sono stati anni davvero incredibili, arricchenti, sotto tutti i punti di vista”.
Durante la sua presidenza, il foro vicentino è stato teatro di importanti processi. Impossibile non ricordare il crac della ex Banca popolare di Vicenza, tema che da queste pagine viene tuttora trattato in maniera attenta (leggi qui) e realizzando un libro-documento di approfondimento della vicenda (vedi qui).
Lo stesso si può dire, per importanza e copertura mediatica, del procedimento relativo all’inquinamento da Pfas a Vicenza e altre province del Veneto (qui una rassegna di articoli sul tema), attualmente incardinato a Vicenza in Corte d’Assise.
In attesa del sostituto, Gaetano Campo, presidente della prima sezione civile, dirigerà il tribunale di Vicenza.
Nella Giornata mondiale dell'Albero, che ricorre ogni anno il 21 novembre, ha preso vita a Vicenza il Parco delle associazioni. Nell’area di proprietà comunale...