Processo di appello Veneto Banca 26 ottobre: eccezioni difesa respinte, ma ci sarà rinnovazione per ascolto parziale consulenti di parte Gualtieri e Terrinoni

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Processo di appello Veneto Banca, l'ingresso all'aula bunker di Mestre
Processo di appello Veneto Banca, l'ingresso all'aula bunker di Mestre

Procede a Mestre con la seconda udienza il processo di appello Veneto Banca contro l’imputato unico Vincenzo Consoli, suo ex ad e dg, appellatosi dopo la condanna a 4 anni in I° grado a Treviso (qui la cronaca e alcuni commenti su ViPiu.it di tutte le udienze di I° grado a Treviso) e alla prossima udienza, il 16 novembre, già si annuncia una sorta di duello tra i consulenti.

Paolo Gualtieri, avvocato e professore ordinario di economia e intermediazione finanziaria alla Cattolica di Milano, consulente della difesa, si confronterà con quello del pubblico ministero, il CTP (Consulente tecnico di parte) Luca Terrinoni, più volte “discusso” non solo dall’avv. Ermenegildo Costabile e dal suo rappresentato Consoli, ma anche sui media, non ultimo il nostro ViPiù (qui gli articoli scritti anche da Giovanni Schiavon, già presidente del tribunale di Treviso), per come esercitò il ruolo affidatogli per Veneto Banca da Banca d’Italia, di cui era all’epoca dei fatti dirigente.

A deciderlo durante l’udienza odierna del processo d’Appello Veneto Banca in aula bunker a Mestre, è stato il presidente reggente della Corte d’Appello, Carlo Citterio, che, leggendo per 94 minuti il dispositivo con cui ha rigettato tutte le eccezioni della difesa, ha motivato anche e soprattutto perché procede questo appello nonostante una eccezione di indeterminatezza del Capo d’accusa, respinta, e una udienza secondo la difesa da annullare poiché l’avvocato dell’imputato unico Vincenzo Consoli era assente in quanto malato di Covid.

Per Citterio non rimane in piedi neanche l’ipotesi di applicazione dell’articolo 11 del codice di procedura penale, cioè l’eccezione di incompetenza territoriale del tribunale di Treviso per la presenza, tra le vittime del crollo delle azioni, anche di magistrati all’epoca in servizio nella sede giudiziaria di Venezia al cui distretto fa capo Treviso e cioè la dott.ssa Gabriella Zanon, giudice civile presso il tribunale di Venezia, e la dott.ssa. Luisa Osellame, vice procuratore onorario presso la procura di Venezia.

Il presidente della Corte d’appello, Carlo Citterio, ha citato numerosi precedenti giurisprudenziali su questo punto, tra cui il processo in capo all’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’avvocato Amara. Tanto più, ha sottolineato il giudice, che i due magistrati non risultano iscritti tra le parti civili.

Non saranno, poi, risentiti i 18 testimoni che hanno già deposto in primo grado, né i 6 testimoni che non vennero sentiti nel dibattimento prima della sentenza di primo grado, ma ci sarà rinnovazione non per alcuni testimoni, come ammesso per BPVi, ma è stata, invece, accolta, per tornare alla “sfida” di cui in premessa, la richiesta di sentire di nuovo il consulente tecnico di parte, professore Gualtieri oltre a quello dell’accusa. Sarà un nuovo esame, secondo quanto stabilito dal giudice Citterio, ma limitato strettamente ai diversi apprezzamenti quantitativi del valore delle baciate, alle ragioni che hanno portato alla critica degli apprezzamenti ed in particolare al metodo di apprezzamento stesso.

I consulenti, quindi, saranno sentiti ma in maniera circoscritta, come ha sottolineato il Giudice, dicendo che “non facciamo rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta, perché la porta ha un suo spessore e la finestra una sua veduta”.

Quindi i consulenti saranno sentiti sì ma – ha continuato il giudice Citterio – “l’esame dovrà comprendere se la diversità di cifre trova giustificazione esaustiva nel metodo eseguito, e se questa diversità di cifre sia indicativa di una debolezza di una delle ricostruzioni”.

Quale sarà la ricostruzione debole? Le domande iniziali le farà la Corte, che anticiperà le domande di partenza ai consulenti ed alle parti. Non sarà quindi un incombente a sorpresa, come si dice in genere tecnico, ma un incombente a chiarimento. Insomma verrà fatta luce su un termine chiave di tutto il processo, e probabilmente per l’ultima volta. 

il processo alla luce di queste decisioni della Corte si aggiorna, quindi, al 16 novembre alle ore 9.30.

Giovanni Coviello in collaborazione con Alberto Gottardo

Qui tutte le udienze del processo di appello Veneto Banca